L’inquisitore (sconfitto) di Vittorio Emanuele

Henry John Woodcock (nella foto) ha 44 anni ed è in forza alla Procura di Napoli dal settembre del 2009, dopo aver svolto per dieci anni le funzioni di pubblico ministero a Potenza. Padre inglese e madre campana, Woodcock è nato in Inghilterra ma è cresciuto a Napoli ed è entrato in magistratura nel 1996. Nel capoluogo lucano ha condotto numerose inchieste su reati contro la pubblica amministrazione come quelle sulle tangenti Inail, sulle tangenti del petrolio e sulle infiltrazioni di camorra e ’ndrangheta in Basilicata. Gli annullamenti dei molti rinvii a giudizio chiesti da Woodcock nell’ambito di quest’ultima inchiesta spinsero l’allora ministro di Giustizia, Roberto Castelli, a istruire un’indagine che però non riscontrò scorrettezze. Ma il magistrato è conosciuto soprattutto per aver fatto arrestare, fra il 2006 e il 2007, Vittorio Emanuele di Savoia, che poi fu prosciolto, e Fabrizio Corona (poi condannato in secondo grado) coinvolti nelle indAgini su «Vallettopoli».

Nell’inchiesta sulla cosiddetta P4, Woodcock ha indagato su Luigi Bisignani e uomini delle istituzioni per raccogliere informazioni su un’associazione a delinquere dedita al dossieraggio e all’«orientamento» di appalti e nomine.

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