Giancarlo Minardi, per anni proprietario dellomonimo team poi diventato Toro Rosso, ha fama di talent scout a trecento allora. Alcuni nomi: Fisichella, Trulli... massì, anche e soprattutto Alonso.
Scusi Minardi, sarà felice in qualità di scopritore di Fernando...
«Certo, però Alonso si è scoperto da solo... Con il talento incredibile che ha, era impossibile non notarlo. Però fu un mio ex pilota, Adrian Campos, a scovarlo e indicarmelo. Io sono solo colui che lo mise per primo su una F1».
E dice poco: quello è il grande passo. Come andò?
«Andò che nel 1999 esordì su una mia macchina nei test di fine anno che organizzavo sempre a Jerez de la Frontera. Avevo labitudine di invitare i migliori piloti delle categorie minori. Li scovavo in Italia, Inghilterra, Spagna, Germania... Ricordo che erano in cinque quel giorno e pioveva da matti. Fernando provò per ultimo e asfaltò subito gli altri».
Dopo quanti giri?
«Ne fece tre, poi lo fermai».
E perché?
«Ero preoccupato. Ci eravamo accorti che andava troppo forte e il test era programmato su 25 giri... Avrebbe avuto tutto il tempo per spingere, non era il caso di farlo subito. Appena nel box, gli dissi calmo ragazzo, calmo, mostrandogli la tabella dei tempi. Gli spiegai che stava rischiando troppo».
Che cosa le rispose?
«Mi guardò serafico da sotto il casco e disse solo: Ma io non stavo mica spingendo».
Chi aveva ragione?
«Lui. Nei giri successivi abbassò ripetutamente i suoi tempi».
Cronometro a parte, che cosa la stupì?
«La padronanza che aveva della vettura non avendo mai provato prima una F1: era passato senza problemi dalla formula Nissan con 200 cavalli alle F1 con 800. Così decisi di ingaggiarlo come terzo pilota per il 2000... A metà stagione, era luglio, forse agosto, fece anche un test a Fiorano...».
Fiorano, casa Ferrari?
«Sì, proprio lì. E mostrò di che pasta era fatto, realizzando la migliore prestazione della storia Minardi sulla pista Ferrari. Fernando è un pilota che ti regala dai 2 ai 5 decimi al giro. Nel 2001, con lui in squadra, non siamo mai partiti dallultima fila e avevamo un motore imbarazzante».
Comè nel box?
«È un trascinatore. Quando fa il tempo, i tecnici sanno che è il migliore possibile, per cui tocca a loro intervenire se vogliono limarlo».
Perdoni, tornando a Fiorano, ma dopo quel test-record nessuno della Ferrari glielo chiese?
«No, me lo chiese solo Briatore e per questo lo diedi a lui.
Vuol dire che in fondo, dopo quel test, Todt & C. avrebbero potuto prenderselo prima e non aspettare fino ad oggi?
«Amico mio, loro lhanno visto... lhanno visto...».BCLuc
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