L’ippica si riunisce in un convegno per rifarsi il trucco

Eppur si muove. In un’ippica di casa nostra virtualmente ingessata, in attesa di un probabile ma non sicuro salvagente della politica - i 150 milioni di euro annunciati dal capo di gabinetto del ministero delle Finanze, Giuseppe Ambrosio, dovranno pur passare sotto le forche caudine della Finanziaria - ben venga l'iniziativa della Federippodromi che domani a Roma ha organizzato un convegno dal titolo: «Storia, valori, economia: elementi per una carta d’identità dell’ippica». Iniziativa condivisibile per spiegare cosa sia veramente l’ippica al di là dei luoghi comuni, uno sport bellissimo e un’attività agricola e imprenditoriale. Un'ippica sempre più prigioniera dei soliti nefasti stereotipi che hanno finito per minarne l'immagine: chissà quanti danni ha fatto il tanto osannato film «Febbre da cavallo», proponendo l’immagine scapestrata dello scommettitore malandrino e rovinato che gioca sulle corse con metodi leciti e meno leciti. Il mondo dei cavalli è ben altro ed è doveroso farlo sapere.
Sul fronte delle corse dall'ippodromo romano delle Capannelle arriva una buona notizia per il nostro galoppo che è riuscito a tenere in patria una ricchissima moneta. L'irlandese Aoife Alainn, infatti, allenata e di proprietà del bravissimo Maurizio Guarnieri, si è aggiudicata alla grande il «Lydia Tesio», corsa di Gruppo 1 riservata alle femmine. In sella alla sorprendente Aoife Alainn (a 20 contro 1 sulle lavagne degli allibratori) uno scatenato Umbertino Rispoli ha compiuto un capolavoro sprintando nel finale all'interno della favorita anglo-araba Antara, montata da Frankie Dettori, che si era sbarazzata della tedesca Soberania, l'altra stella di prima grandezza in lizza nella classica capitolina.
Dal galoppo al trotto Pippo Gubellini, secondo soltanto ad Enrico Bellei fra i driver di casa nostra, all'ippodromo napoletano di Agnano ha dato l'ennesimo saggio della sua classe cristallina mettendo a segno un esaltante uno-due. Nel Criterium Partenopeo il driver milanese ha portato ad un facilissimo successo l'astro nascente Owen's Club, imbattuto nelle tre corse sinora disputate e detentore del primato continentale dei due anni. SuperPippo Gubellini nel suo pomeriggio da mattatore ha centrato anche il «Freccia d'Europa» in sulky alla sua Lover Power, irresistibile in testa dal primo all'ultimo metro alla media di 1'12"9 al chilometro. Irriconoscibile il favorito Italiano, ma c’era da aspettarsi che la rivelazione dell'annata prima a poi gettasse la spugna dopo una stagione massacrante sempre in prima linea.
Missione compiuta per «Cavalli a Milano» che si è conclusa sfondando il tetto dei 100mila visitatori.

Un lusinghiero successo per la prima fiera meneghina riservata al cavallo a 360 gradi che dà appuntamento all'ottobre 2011, anticipando di una settimana. Troppo poco per non creare problemi di deleteria concorrenza con Fieracavalli di Verona. Ma questa è un’altra storia.

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