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«Nel futuro di Costa c'è una continua presenza a Genova. L'azienda sta crescendo, quindi aumentiamo le opportunità di lavoro a Genova, costruiamo le navi a Genova e abbiamo una base solida a Savona che continuiamo a sviluppare»: risponde così il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, alla domanda se nel futuro della compagnia ci sia Ponte Parodi, la nuova piattaforma dello scalo della Lanterna in via di profonda trasformazione. Foschi non entra nel merito delle perplessità che da alcune parti vengono espresse sul progetto di sviluppo di Ponte Parodi, e sull'eventualità di riservare parte di quello spazio a Costa Crociere. «Credo - dichiara Foschi - che abbiano già risposto nel 1999 altre Autorità portuali quando, di fronte a una richiesta specifica della nostra società che si basava su di un piano di sviluppo poi realizzato, non fu possibile trovare una sistemazione definitiva per l'area portuale. E quindi quando oggi qualcuno si domanda perché solo Costa, mi sembra che sia coerente con la linea che Genova ha sempre mantenuto nei nostri confronti. Quindi va bene così». Nel frattempo, si fa strada la convinzione che il movimento dei croceristi nei porti liguri aumenterà nel 2006 del 5,96 per cento. L’ipotesi, basata sulla tendenza del mercato, è stata fatta dal presidente degli armatori, Nicola Coccia.

Nei porti liguri, ha affermato, si concentra il 19,17 per cento del traffico nazionale. Nel 2006, si prevede il passaggio di 1.121.000 passeggeri: 565mila a Savona, 440mila a Genova, 61mila alla Spezia, 38mila a Portofino, 12mila a Santa Margherita, 3mila a Portovenere, 2mila e 200 a Imperia.

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