L’Isvap striglia Premafin: «Subito l’aumento» Le mosse di Sator

Isvap passa alle maniere forti per costringere la famiglia Ligresti ad accelerare i tempi della prevista integrazione con Unipol. Come ha già fatto qualche girno fa Unicredit, l’Authority di Giancarlo Giannini avrebbe infatti inviato una lettera a Premafin (e per conoscenza a Fonsai) chiedendo alla holding di convocare a stretto giro l’assemblea per l’aumento di capitale riservato alla fusione con Bologna. L’obiettivo è ripristinare «senza indugio» il margine di solvibilità di Fonsai, che ieri ha ufficializzato una perdita 2011 da 1,034 miliardi, in peggioramento dal rosso di 928,9 milioni del 2010. Sul dato hanno inciso la rivalutazione delle riserve sinistri per 810 milioni. La raccolta premi è scesa del 16,5%, mentre il combined ratio si è attestato al 112,1%. L’approvazione definitiva dell’intero fascicolo di bilancio è però slittata al 26 marzo per verificare che la bozza della nota integrativa predisposta corrisponda alle richieste della Consob. Includendo il previsto aumento di capitale da 1,1 miliardi (l’assemblea dei soci è lunedì), il margine di solvibilità sarebbe stato pari al 125% alla fine del 2011 e al 136,5% lo scorso 8 marzo.
Intanto, incontrando gli analisti, l’ad di Unipol Carlo Cimbri ha sottolineato la valenza «industriale» del proprio progetto di intregrazione negando appetiti per le partecipazioni che legano Fonsai alla grande finanza italiana. Il progetto industriale sarà pronto «per maggio, prima che partano sul mercato gli aumenti di capitale». Resta comunque l’obiettivo di un payout tra il 60 e l’80% sia per l’assicurazione che per la holding. Bologna intende poi razionalizzare l’aggregato che ha «troppi marchi» e «molte sedi operative», gestendo gli esuberi con i sindacati. Si tenderà poi a valorizzare il partrimonio immobiliare con una strategia «opportunistica». Ieri intanto l’assemblea di Finsoe ha approvato il rafforzamento patrimoniale per seguire Unipol-Fonsai.


Sator e Palladio proseguono comunque la propria battaglia per il controllo dell’ex gruppo Ligresti. La prossima settimana, quasi certamente martedì, Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo presenteranno in forma pubblica la ratio della propria operazione, comprese le linee guida del piano industriale.

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