L’ITALIA DELLA PAURA

da Falcinello (La Spezia)

Ha ucciso la moglie con un coltello, sotto gli occhi dei vicini di casa, colpita più volte e finita poi sull’asfalto come se fosse un animale da macello. Lo hanno arrestato in pochi minuti, ma a distanza di tre giorni si scopre che quel delitto si poteva evitare.
Nicu Gangeanu, 48 anni, romeno, operaio edile, era infatti una bomba innescata, lo sapevano in tanti che prima o poi avrebbe fatto «qualcosa di grave». Sempre ubriaco, molesto, spesso faceva improvvisate minacciose nella casa dove la moglie Maria, una connazionale da cui era ormai separato, faceva la badante. E poi, clamoroso a rileggerlo nella cronaca dopo il delitto, una decina di giorni fa era stato protagonista di un’aggressione, un tentativo di violenza sessuale vero e proprio, ai danni di una ragazza che con un’amica si trovava a passare per una strada periferica.
Già, era lui il romeno bloccato dagli uomini della squadra mobile della Spezia dopo che, nei pressi dell’asilo di Crociata a Sarzana (poco distante dal luogo dove ha poi ucciso la moglie), aveva molestato una diciannovenne, forse scambiandola per una prostituta o forse perché, come vaneggiava dopo l’omicidio, «voleva una donna». La ragazza era riuscita a fuggire e si era rivolta alla polizia. Gangeanu era stato rintracciato, bloccato e denunciato per tentata violenza sessuale. Anche in quell’occasione, ubriaco. Venne lasciato andare perché ritenuto non pericoloso, sul suo capo solo una semplice denuncia «di parte» per l’aggressione. A sommarsi però oltre ad altre sette denunce per furto e molestie nei confronti di clienti di un supermarket. «Un delitto annunciato», ora lo ripetono in tanti, perché la povera Maria Gangeanu, badante romena 47enne, uccisa con una ferocia inaudita era praticamente perseguitata dal marito. Negli ultimi tempi la vita di Maria era diventata un inferno, quell’uomo sempre ubriaco non la lasciava mai in pace. I carabinieri l’avevano fermato sei o sette volte negli ultimi 15 giorni. Ma lui tornava spesso nella villetta di Falcinello, convinto che la moglie lo tradisse. Tutto falso, frutto della sua fantasia annebbiata dai tanti cartoni di vino che scolava miscelato con bottiglie di amaro.
La coppia era da anni regolarmente in Italia con tre figli, tutti integrati, con lavori stabili, la figlia si era appena sposata. L’altro pomeriggio, nella casa dove la moglie lavorava, è però tornato Nicu, ubriaco come sempre, così come lo doveva essere già nel pomeriggio quando gli è stato venduto un coltello (forse aveva già premeditato il delitto), ha visto la moglie nel porticato mentre si trovava a chiacchierare col figlio dell’anziano e ha attaccato: tre le coltellate alla schiena.
«In poco più di una settimana — racconta la figlia Ionela, che proprio l’altro ieri ha compiuto 18 anni — ha speso mille euro per acquistare bottiglie di alcolici. Ultimamente era sempre ubriaco e vedeva “fantasmi”».


L’uomo ora è in cella d’isolamento nel carcere della Spezia. Ai carabinieri ha detto di non sapere della morte della moglie. Nonostante sia in Italia da tre anni, capisce poco la lingua o finge di non capire. E tace.

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