L’onorevole Rixi e il primo giorno da romano: «Parlamento, che caos»

L’onorevole Rixi e il primo giorno  da romano: «Parlamento, che caos»

Edoardo Rixi ha già battuto un record: neanche ventiquattro ore dopo aver saputo di essere stato eletto alla Camera dei Deputati si è sentito richiamare da Roberto Cota che lo voleva immediatamente a Roma. «Giusto il tempo di vestirmi ed ero già sul primo volo che mi ha portato in parlamento - racconta Rixi da Montecitorio -. E’ stato tutto così fulmineo che non mi sto ancora rendendo conto della situazione».
Rixi, ancora scosso per la morte di Maurizio Balocchi di cui oggi a Chiavari si celebreranno i funerali, rimane comunque della sua idea nonostante il primo impatto da onorevole: «Sono un tassello di un ingranaggio, il partito mi ha dato il compito di far crescere la Lega sul territorio e io lavoro per questo: se vengo eletto alle regionali mi dimetto da deputato» ribadisce convinto.
Ieri pomeriggio la prima votazione su una mozione sulla tracciabilità dei minerali del Congo, poi un rapido passaggio negli uffici del gruppo, la foto per il sito ed il tesserino di riconoscimento, il saluto con i colleghi della Lega e l’abbraccio con i deputati genovesi Roberto Cassinelli (Pdl) e Mario Tullo (Pd) nel segno dell’alleanza dei parlamentari genovesi a Roma: «Ho viaggiato in aereo con il senatore Gustavino e ho avuto una calda accoglienza da parte di tutti. Che impressione ho avuto della Camera? Abbastanza caotica, non ci ho capito molto».

E su ristoranti e bar a basso costo di cui tanto si narra? «Non ho avuto tempo di mangiare: solo un tramezzino e un succo d’arancia che mi ha offerto un collega. Quindi, non so quanto si spenda alla bouvette di Montecitorio».

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