Una beauty farm e un albergo nuovo di zecca nel vecchio ospedale di Camogli. Sembra oramai deciso il destino dello storico nosocomio camoglino. Sembra. Voci che si rincorrono con insistenza. Comunque solo voci che necessitano di conferme e che tengono i camogliesi col fiato sospeso. Tanto che lunedì sera si è data appuntamento nella sala del consiglio comunale una quantità di pubblico mai vista. Tutti per ascoltare direttamente dalla Fintecna, società che ha acquistato pochi mesi fa dalla Asl 3 le storiche strutture ospedaliere dismesse, se Camogli avrà mai più un avamposto medico. Ma la società immobiliare ha dato forfait. «Vi faremo sapere quando avremo deciso»: è questo, in sintesi, il messaggio inviato al consiglio comunale dalla Fintecna che, invitata a esporre i propri progetti sul vecchio ospedale cittadino, ha declinato l'invito visto che, scrive l'avvocato Vincenzo Carpiello, «siamo ancora nella fase di studio della destinazione degli edifici». Uno schiaffo. Così l'hanno percepita i camoglini intervenuti al consiglio. «Non è mai accaduto che il Comune convocasse un soggetto e questi non si presenti», tuona dai banchi della minoranza Silvio Ferrari. «Tanto più - rinforza sempre dall'opposizione Agostino Bozzo - che la Fintecna è una società che opera con denaro pubblico e che si pubblicizza come una azienda trasparente che viene incontro ai cittadini».
È lo stesso sindaco Italo Mannucci a cercare di rasserenare il clima spiegando che la maggioranza non intende modificare la destinazione socio assistenziale per l'edificio storico e quella turistica per il padiglione realizzato a fianco negli anni ottanta. Una rassicurazione che non convince Giovanni Camozzi (FI) secondo il quale non è detto che le destinazioni dei due edifici fatte in passato siano giuste anche oggi. Mentre lo stesso Ferrari avanza l'ipotesi di realizzare nell'ala storica costruita a fine ottocento dal capitano Domenico Ferrari (soprannominato «Lo Squarza») e dalla moglie Felicina Casabona un centro di eccellenza universitario di ingegneria navale o dedicato al restauro.
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