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L’ultima scommessa di Lucarelli «Al Parma serviva un ignorante»

L’ultima scommessa di Lucarelli «Al Parma serviva un ignorante»

da Parma

A volte ritornano. E qualcuno lo fa anche più in fretta di altri. Cristiano Lucarelli, non più tardi della scorsa estate, aveva detto addio a Livorno e all'Italia per una «scelta di vita» che si chiamava Shaktar Donetsk e 4 milioni di euro all'anno. In realtà, lo scopriamo oggi, era un arrivederci.
Perso il palcoscenico della Champions League, e costretto dai regolamenti ucraini a giocare con il contagocce, l'editore del Corriere di Livorno (ma ha appena lasciato la carica di presidente) ha accettato la corte di Tommaso Ghirardi ed ha detto sì al Parma rinunciando a un bel pacco di soldi. A questo tipo di scelte Lucarelli non è affato nuovo: ha fatto storia il libro "Tenetevi il miliardo" scritto a quattro mani con il suo procuratore Pallavicino per raccontare i retroscena del suo passaggio dal Torino al Livorno.
«Se quella volta ho fatto un passo indietro da un punto di vista economico, questa volta possiamo dire che di passi indietro ne ho fatti almeno due». Il tutto perché, ha raccontato, è rimasto affascinato dal progetto di Ghirardi: riportare il Parma, nel giro di tre anni, in zona Uefa. È su di lui, con i suoi gol ed il suo contratto che scadrà nel 2011, che Ghirardi ha intenzione di costruire la scalata all'Europa.
«Ghirardi mi ha detto che cercava qualcuno che portasse cattiveria nel gruppo; anzi, lui ha parlato di ignoranza. Beh, quanto a ignoranza con me ha fatto bingo!».
Chi invece questo ritorno non l'ha preso benissimo sono i suoi concittadini. I tifosi livornesi hanno gridato al tradimento e minacciano un'accoglienza di fuoco il 16 marzo, quando il Parma sarà di scena all'Armando Picchi. «Il pensiero di mille persone non può condizionare quello di una città intera - ha replicato lui -. Ho la coscienza pulita, anche perché fra le tante squadre che mi cercavano non c'era il Livorno. Da loro non ho ricevuto nemmeno una telefonata».
Solo Parma, quindi, per Lucarelli. Oltre che quella crociata, però, il livornese vorrebbe al più presto indossare anche la maglia azzurra. «Certo, tornare a giocare in Italia vuol dire essere più vicino agli occhi di Donadoni - ha ammesso - ma gli Europei li potrò conquistare solo attraverso grandi prestazioni con la maglia del Parma».
Magari cominciando da stasera, quando avrà tutti gli occhi addosso: quale miglior palcoscenico di San Siro, contro l'imbattuta Inter, per il suo nuovo debutto? Uno sgarbo a Materazzi potrebbe valere un’idea per Donadoni.
Di Carlo nasconde le carte, dice che uno come Lucarelli potrebbe anche andare in campo dall'inizio, ma la realtà è che la sua ultima partita risale a inizio dicembre. Molto probabile che se lo porti in panchina e lo impieghi a partita iniziata.

Soprattutto se le cose non dovessero andare bene per il Parma.

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