Rossano Ronco fa il lifting alle mucche: «Cè questo problema delle corna». Si sgretolano con letà, si rovinano con i combattimenti. «Qui in Val dAosta teniamo le mucche soprattutto per portarle alle batailles des reines. Cominciamo a primavera e la finale è a ottobre, quando viene incoronata la regina». Tutto incruento, assicura. «Però a volte le corna si rompono: e allora io le riparo, così le mucche tornano belle per i concorsi e le fiere». Trecento interventi lanno, concentrati in primavera e estate. Ronco di professione fa stagionare i formaggi, ma ha anche un allevamento di 80 bovine a Issime, nella valle di Gressoney: «Sessanta sono testate rosse da latte, venti nere, per le batailles. La nostra è una passione: amiamo le mucche belle, le portiamo alle mostre. E, se un corno si rompe, va rifatto». Lui ha cominciato per caso, cinque anni fa. Un allevatore gli ha insegnato come fare linnesto e la fasciatura: «Basta una garza, come quella per un braccio rotto. Prendo un corno, lo limo e lo alleggerisco, poi lo fascio e lo innesto sulla radice». Un «intervento» che vale solo per le mucche nere. «Le testate rosse producono molto latte e hanno carenza di calcio, perciò un corno nuovo è troppo pesante. Allora lo rimodello solo con la garza». La ricostruzione dura dai 30 ai 45 minuti per corno, i prezzi vanno dai 5 ai 30 euro: «Dipende da quanti chilometri devo fare: comunque il margine di guadagno, fra garza e benzina, è praticamente nullo».
E poi ci sono i lifting veri e propri: «Due settimane fa ho abbellito le corna a una mucca per una mostra, cioè le ho rese più lunghe e più chiuse.
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