Rubavano Tir e grazie a macchinari da «guerra elettronica» altamente efficaci «schermavano» i mezzi rendendoli di fatto invisibili a tutti i segnali radio. Per questo tre napoletani sono stati arrestati la scorsa notte dagli agenti del commissariato di Tivoli diretto da Carmine Belfiore.
Loperazione è scattata venerdì pomeriggio, quando una volante ha intercettato una motrice di Tir guidata da un ungherese in stato confusionale e con diverse ferite al volto, rapinato dalla banda. Luomo ha raccontato agli agenti di essere stato aggredito, ammanettato, narcotizzato e sistemato sotto i sedili del mezzo da due uomini mentre si trovava allinterno del Tir in una piazzola di sosta sullautostrada, dalle parti di Firenze.
Lungherese ha detto di essersi risvegliato solo quando gli aggressori avevano trasportato il Tir nei pressi di un parcheggio a Tivoli. Mentre i due erano intenti a staccare il rimorchio, luomo, seppur ancora dolorante e confuso, è riuscito a fuggire con la motrice. Grazie alle descrizioni da lui fornite la polizia è riuscita ad individuare il rimorchio in via della Maremmana, alla periferia di Tivoli. Gli agenti hanno atteso che la banda giungesse con un nuovo rimorchio: intorno alle 2 di notte è partito il blitz e i poliziotti hanno fermato tre persone: Antonio Ostinato, 39 anni, Lucio Nardi, di 29, e Alessandro Farina, di 53, tutti di Napoli, con precedenti simili.
A bordo del rimorchio, carico di cioccolata, gli agenti hanno trovato una valigia con lapparecchiatura che rendeva invisibile, in un raggio di 150 metri, il mezzo. Secondo gli investigatori, la banda è solo il braccio operativo di unorganizzazione con base a Napoli dedita alla ricettazione.