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L'americano Axelrod torna a dirigere la Verdi con la Nona di Mahler

il direttore texano impegnato con la grande orchestra di corso San Gottardo in Auditorium Cariplo da giovedì 17 a domenica 20 febbraio

Una «tre giorni» da leccarsi i baffi per gli appassionati di classica e non solo, all'Auditorium Cariplo. Giovedì 17 febbraio (ore 20.30), venerdì 18 (ore 20) e domenica 20 (ore 16), John Axelrod, uno dei direttori americani più apprezzati e contesi tra i maggiori teatri del mondo, torna a dirigere l'Orchestra Verdi. Il conductor di Houston, Texas, classe 1966, attualmente ricopre l'incarico di direttore musicale dell'Orchestre National des Pays de La Loire e quello di direttore principale ospite della Sinfonietta di Cracovia.
Con il grande ensemble della Verdi, Axelrod dirigerà uno dei capisaldi della storia della musica del primo Novecento: la Sinfonia n. 9 di Gustav Mahler, una delle più eseguite ed amate nonostante l'estrema complessità di scrittura e la richiesta di concentrazione demandate sia agli esecutori che al pubblico. E' l'opera più matura e più controversa del compositore boemo, quella in cui ognuno ritrova la propria visione della vita e della morte, della natura, del mondo tutto. La musica della Nona mahleriana ha la caratteristica di un congedo dalla vita: un addio lungo che ricapitola i temi delle altre sinfonie. Così ci si abbandona lentamente alle luce della musica, verso un altro mondo.
Mahler cominciò a lavorare alla Sinfonia n. 9 a Dobbiaco nel giugno 1909. La stesura definitiva fu portata a termine nel marzo 1910 a New York. Mancavano i ritocchi e le correzioni che Mahler era solito apportare durante le prove per la prima esecuzione, perché questa fu postuma, diretta da Bruno Walter a Vienna il 26 giugno 1912. Dopo il ritorno alla compenetrazione di vocale e strumentale nell'Ottava e nel Lied von der Erde, Mahler ora si volgeva al puro strumentale, piegando materiali musicali diversi (incluse alcune reminiscenze beethoveniane nell'uso della doppia variazione) a risultati espressivi inediti, una vera e propria prosa musicale. La struttura della sinfonia è decisamente anomala, con quattro tempi di quattro tonalità differenti, dei quali i tempi lenti sono in apertura e chiusura e i tempi veloci (Laendler e Rondo-Burleske) in mezzo.
Tornando alla direzione, con il repertorio estremamente vasto e il carismatico stile direttoriale, John Axelrod continua a imporsi sempre più come uno dei direttori più interessanti del panorama odierno. Dopo aver completato la sua carica quinquennale come direttore principale della Luzerner Sinfonie Orchester e direttore musicale del Teatro di Lucerna, come dicevamo nell'aprile 2009 John Axelrod è stato nominato direttore musicale dell'Orchestre National des Pays de la Loire (Onpl), a partire dalla stagione 2010/11 per un minimo di tre anni. La stagione in atto lo vede anche protagonista di molteplici programmi innovativi con la Onpl, impegnato tral'altro in una tournée europea con la Dresdner Philharmonie, debuttare con la Washington National Symphony Orchestra al Kennedy Center, con la Sinfonia Varsovia, Berliner Konzerthaus Orchester, National Philharmonic of Russia, Graz Philarmonic, Filarmonica Arturo Toscanini, Royal Danish Orchestra, oltre a collaborare nuovamente con la Chicago Symphony al Ravinia Festival. Laureato alla Harvard University nel 1988, vive tra Nantes/Angers e Strasburgo in Francia ed è l'orgoglioso padre, con Annette Gerlach, di una bimba di nome Tallulah.


Giovedì 17, ma alle ore 19, nel foyer dell'Auditorium Cariplo, il ciclo "Guida all'ascolto di Gistav Mahler" proporrà una conferenza a ingresso libero con il critico Quirino Principe.
Informazioni: 02.83389401/2/3, www.laverdi.org.

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