Lanfranconi A lezione di G8 da papà Giuliani

Spesso e volentieri, su queste pagine, facciamo pelo e contropelo al centrodestra in generale e al Pdl in particolare. Non perchè proviamo chissà quale sadico piacere nel criticarli, ma perchè crediamo che le critiche aiutino sempre e comunque a migliorare. E perchè ci piacerebbe, una volta nella vita, che i moderati espugnassero Genova e la Liguria. Pensando a far male alla sinistra, anzichè farsi male da soli.
Ma, una volta che riusciamo a parlar bene del centrodestra, lo facciamo volentieri. Precisiamo subito che parliamo di una situazione particolare, quella della Spezia, dove - ad esempio - la Lega ha avuto la capacità di attrarre alcuni dei migliori esponenti della generazione storica azzurra, dal sindaco di Brugnato Claudio Galante alla splendida combattente e pasionaria di Portovenere Brunella Maietta.
Ma, detto questo, occorre dare atto agli esponenti del Pdl spezzino, soprattutto a Gino Morgillo (ma anche Gigi Grillo lo ha imitato crescendo dei ragazzi capaci), di aver dato le chiavi di casa del partito ai trentenni. La generazione dei quarantenni - che pure ha gestito il partito alla Spezia in passato - non sempre ha mantenuto tutte le promesse, pur avendo anche firmato dei buoni risultati: alcune delle iniziative del sindaco ed ex coordinatore provinciale Andrea Costa a Beverino, come la consegna dei farmaci a casa da parte dei postini, sono stati progetti-pilota poi copiati in tutta Italia, tanto che Poste Italiane l’ha proposta addirittura come servizio ufficiale. Così come Costa ha avuto il coraggio di difendere un fascio littorio in Comune, non perchè sia fascista, ma perchè il politicamente corretto dell’architettura è solo la più vergognosa delle censure. Messa in atto da coloro che predicano tutti i giorni contro le censure. Ma, parliamo del Costa sindaco, non del Costa coordinatore.
Per l’appunto, questa è un’altra storia. Oggi e domani vi racconteremo le storie di tre ragazzi (perchè ragazzi sono, bravissimi ragazzi) che - sotto l’ombrello protettivo di Morgillo, che ha avuto la capacità di dare il via libera a un’altra classe dirigente, facendo partire un circolo virtuoso del rinnovamento sposato anche da Grillo - lavorano moltissimo nello spezzino.

Nomi e cognomi: Giacomo Giampedrone, di Ameglia, coordinatore provinciale del partito; Matteo Cozzani, di Portovenere, suo braccio destro e sinistro e Maria Grazia Frija, consigliere comunale spezzina e funzionaria del gruppo pidiellino (...)

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