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La Lazio batte il Chievo ma solo nei cartellini rossi

Pareggio senza reti. Espulsi Behrami, Sammarco e Zauri

da Roma

Il campionato corre più veloce della Lazio e la squadra di Rossi rischia di pagare più del dovuto il momento di stanchezza che sembra aver colpito i biancocelesti. Secondo pareggio consecutivo ma anche 15° risultato utile. Nulla da eccepire se non fosse che il Milan è tornato alla carica e che i prossimi due impegni dicano Fiorentina e derby. Il Chievo ottiene un punto su un campo favorevole e poco importa se lo 0-0 sia arrivato dopo 90 minuti di barricate.
Gli ospiti non faranno un tiro in porta durante tutto l’arco della gara mentre Pandev scheggia l’incrocio dei pali nel primo tempo. Niente di speciale, la faranno da padrone cartellini rossi e crampi. La partita si innervosisce dopo che Obinna cade a terra senza motivo costringendo la Lazio a fermarsi in un’azione offensiva. Il Chievo restituisce il pallone ai biancocelesti che però non gradiscono la visione dell’attaccante veronese zampettare di nuovo come se nulla fosse successo. Behrami, qualche istante dopo, entra duro su Semioli. Arriva Sammarco a cercare giustizia ma in realtà trova la fronte dello svizzero: rosso per entrambi.
La partita perde di significato tattico e le squadre sembrano soffrire particolarmente le due assenze. Lo si vedrà nel secondo tempo dove poche saranno le occasioni da gol. Intorno al 20’ i primi a sentire la fatica sono i gialloblù colpiti da crampi. Marchese resisterà stoicamente fino al 39’ mentre Mudingayi, per infortunio, lascerà la Lazio in 8.

Poco prima, infatti, Bergonzi aveva espulso Zauri per doppia ammonizione (rosso anche per il team manager laziale Mancini).

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