La Lega si tuffa a Camogli e detta l’agenda politica: «Colpire il Sud che evade»

La Lega si tuffa a Camogli e detta l’agenda politica: «Colpire il Sud che evade»

Di Bossi c’era Renzo, il figlio del «Senatur» fermato a casa dall’infortunio al gomito. Ma il tradizionale Raduno Nautico Padano a Camogli, organizzato per celebrare lo sbocco al mare della «Padania», non ha mancato di trasformare per un giorno la Liguria nella capitale della linea politica della Lega. Alla manifestazione hanno partecipato il figlio di Umberto Bossi, Renzo, e diversi esponenti nazionali della Lega, tra i quali Roberto Castelli, Giacomo Chiappori e Francesco Belsito, che si sono vestiti da sub e si sono immersi a San Fruttuoso per rendere omaggio alla statua del Cristo degli Abissi. Sono invece rimasti a bordo di un traghetto, con Renzo Bossi, i responsabili regionali della Lega Francesco Bruzzone e Edoardo Rixi. Soddisfatti gli organizzatori locali del Raduno, che hanno tra l’altro indossato magliette con gli slogan «Più vermentino meno clandestino» e «Il federalismo è realtà».
Nel borgo c’è stato chi ha esposto ai balconi la bandiera tricolore per dimostrare il distacco con la spinta federalista della Lega. Tutto comunque si è svolto in un clima disteso. E al termine dell’appuntamento con l’immersione al Cristo degli Abissi, il vice ministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli, ha colto l’occasione per suggerire una nuova svolta per il contrasto all’evasione fiscale che dovrà fare parte della manovra di governo. «Come dice il sociologo di sinistra Luca Ricolfi, la grande evasione e il grande nero è al sud, bisogna che Equitalia cominci a scovare gli evasori al sud - osserva Castelli, commentando la proposta di istituire una tassa sugli evasori - Prima di fare una tassa sugli evasori bisogna trovarli. Consiglio la lettura di un libro di Luca Ricolfi». Sempre Camogli e la Liguria sono tornate ieri al centro dell’attenzione politica nazionale anche alla luce delle insinuazioni sui rapporti tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. «Non è vero che non si sono sentiti dopo l’incidente.

Il capo del Governo, Silvio Berlusconi, e mio padre, si sono parlati al telefono giovedì - replica Renzo Bossi, commentando le notizie sulla presunta mancata telefonata tra i due leader -Si sono parlati al telefono: il presidente ha chiesto a mio padre come stava e gli ha fatto gli auguri di buona guarigione. Non hanno parlato di manovra, è stata una telefonata breve». Ma stasera il Senatur ha detto di voler essere a Diano Marina per il previsto comizio.

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