"La Lega al voto col Pdl anche al Sud"

Il leader del Carroccio rassicura gli alleati dopo gli attriti in vista delle amministrative: "Io e Berlusconi alla fine troveremo la quadra su tutto. Tocca sempre a noi vecchi sobbarcarci i problemi e risolverli..."

"La Lega al voto col Pdl anche al Sud"

nostro inviato a Busto Arsizio (Varese)

Ministro Umberto Bossi, sulle candidature per le amministrative la Lega Nord e il Pdl hanno qualche problema...
«Eh, fosse qualche problema soltanto...»
Ok, rifacciamo: sulle candidature la Lega Nord e il Pdl hanno un sacco di problemi.
«Ma troveremo la quadra».
A giudicare dall’ultimo incontro fra Berlusconi, La Russa e Calderoli non si direbbe, però.
«Stiamo trattando».
Dicono che non ci siano stati toni morbidi.
«Con Berlusconi troveremo l’accordo, tocca sempre a noi vecchi trovarlo».
Berlusconi non sarà contento di sentirsi dare del vecchio.
«Io sono vecchio. E questi problemi li scaricano sempre sulle mie spalle».
Va be’, è lei il leader.
«Trovare l’accordo è difficile, ma stiamo tentando».
Veramente la Lega sta alzando il tiro. Volete la Provincia di Brescia, la Provincia di Torino, con un effetto a cascata che rischia di riaprire il tavolo anche a Monza...
«A Brescia la mia base preme».
Ma lì Pdl e An erano già a un passo dall’accordo...
«Comunque Brescia e Milano fanno parte della stessa partita».
Tradotto?
«È chiaro che chi prende Brescia non può prendere anche Milano».
Va be’ ma voi siete disposti a fare qualche passo indietro?
«Tutto andrà fatto compatibilmente con la trattativa: un pezzo di qui e un pezzo di là troveremo l’accordo».
E poi c’è il Sud: la Lega correrà da sola con il suo simbolo?
«Stiamo trattando».
Eh, va be’. Il Pdl però è preoccupato.
«Ma sì, alla fine correremo con Berlusconi anche lì».
Crede o ne è sicuro?
«Correremo con quelli che voteranno il federalismo».
Dirà a Berlusconi di stare tranquillo?
«Lo chiamo stasera, dobbiamo vederci per parlare di queste cose».
A metter pace servirà ancora una volta l’antica amicizia?
«Sono sempre i vecchi a dover trovare gli accordi difficili».
Intanto il Nord mugugna, in molti dicono che il governo non se ne occupa abbastanza. Lei è soddisfatto del Cipe dell’altro giorno o pensa siano stati stanziati pochi soldi?
«Siamo miracolosi al Nord, le risorse le troviamo, i soldi li inventiamo».
Anche per gli ammortizzatori sociali?
«Siamo stati bravi, sapendo che arrivava la crisi non abbiamo sperperato soldi, sennò sulla cassa integrazione ci venivano a prendere a casa con i fucili».
Su Malpensa la base leghista è in fermento, vi accusano di tradimento.
«Devo ricordarlo a Silvio. Avevamo promesso di andare a Malpensa per fare una riunione del Consiglio dei ministri, l’è ôra de moevess».
È l’ora di muoversi. Tremonti dice che bisogna «rompere il monopolio», e che «più voli liberi ci sono, meglio è».
«Appunto. Malpensa deve avere le rotte nelle sue mani, per poi poter aprire a tutte le compagnie».
Ultima cosa.

Come vede il ponte sullo Stretto?
«Non sono un esperto. Quanto tempo fa guadagnare sulla tratta tra Milano e Palermo? Forse sarebbero meglio 100 aeroporti, così portiamo in Sicilia svedesi, norvegesi e tedeschi».

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