Posso parlarvi con spietata sincerità? Il Paese sta male, Monti non ce la fa, nonostante il credito di cui gode, ma se si va a votare in queste condizioni non esce un governo dalle urne, e comunque niente in grado di affrontare la situazione. Sulla carta vincicchia il centro-sinistra, ma non regge. Non a caso per due volte fu rivotato Berlusconi perché, in situazioni perfino migliori, il centrosinistra non riuscì a governare né con Prodi né senza. Si sfasciò, fallì a ripetizione. Il centro-destra con qualche trovata brillante può recuperare un po’ di consensi ma non il governo. Berlusconi è un capitolo chiuso, e lui lo sa; se non è riuscito a governare - per colpa sua, dei suoi o dei tanti nemici, variano le tesi- col forte consenso e la vasta maggioranza che aveva, figuratevi ora, e con questa crisi. L’incantesimo è rotto,ma non si intravedono soluzioni alternative né dentro né fuori. Il sistema elettorale non offre garanzie di governabilità. Quindi, non ha senso affrettarsi a votare. Vero, l'ideale sarebbe un sistema presidenziale o semi, ma non è praticabile. L’obiettivo minimo dev’essere una legge elettorale che consenta poi a chi vince, seppur di poco, di governare, e molto. Cosa ci resta da sperare? Che Monti contenga i danni del suo operato e nel frattempo cresca qualcosa di nuovo.
Più gli auspici: che la politica si rinnovi, faccia tagli veri e decida di affidare la gestione ai migliori, tecnici o no, mantenendo a sé la guida e l’indirizzo. Il resto è nelle mani del fato, della Madonna o dei poteri occulti, a vostra scelta.Una legge oggi per decidere domani
Posso parlarvi con spietata sincerità? Il Paese sta male, Monti non ce la fa, nonostante il credito di cui gode, ma se si va a votare in queste condizioni non esce un governo dalle urne, e comunque niente in grado di affrontare la situazione
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