Una legge per Roma Città-Regione

Parte la campagna elettorale romana della Dc per le autonomie, che si presenta alla città con un progetto concreto che va al di là dei proclami e delle mere enunciazioni dei quali i candidati al Campidoglio si fanno di solito portatori. Presentatore del progetto, un ddl per l’istituzione di Roma-Città Regione, il senatore Mauro Cutrufo, capogruppo Dc a Palazzo Madama, «romano de Roma», profondo conoscitore dei problemi della Capitale, da sempre in prima linea, dal Campidoglio come amministratore e in seguito dalle aule del Parlamento. «Il mio ddl nasce per dare risposte reali e specifiche a quelle che sono le problematiche della città, una Capitale unica al mondo, stanca di una amministrazione che getta fumo negli occhi dei cittadini con abili giochi di prestigio, un po’ come facevano gli imperatori che, per acquietare i romani, sempre meno contenti della gestione della cosa pubblica, indicevano i giochi - ha spiegato Cutrufo - e proprio per sfondare il muro di gomma creato ad arte dal sindaco-imperatore Veltroni, ma anche dal suo predecessore Rutelli, ho presentato un ddl che restituisce a Roma, una volta per tutte, il suo vero status di Capitale».
Nuove regole, nuovi poteri per una Capitale finalmente svincolata dalla Regione Lazio, con accesso a fondi speciali, una nuova figura di sindaco-presidente, nuovi poteri al consiglio e alla giunta, nuove importanti prospettive per Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo assieme alla provincia di Roma, con un dialogo diretto tra il sindaco e lo Stato.

Questi solo alcuni degli aspetti del ddl che Cutrufo ha presentato ieri in un’insolita cornice nel corso di una conferenza stampa a bordo del «Tram chiamato Desiderio», come lo stesso Cutrufo ha ribattezzato il convoglio d’epoca restaurato dall’Atac, «desiderio - ha detto - di una Roma finalmente libera dalla schiavitù dell’imperatore Veltroni».

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