Lehman: "Mi sento come se stessi sulle montagne russe"

La settimana italiana del fuoriclasse americano. Il capitano Usa di Ryder Cup giustifica il suo rendimento alterno con i guai fisici

Lehman: "Mi sento come se stessi sulle montagne russe"

Tom Lehman, quarantanove anni, star del golf mondiale e capitano della squadra di Ryder Cup statunitense sconfitta lo scorso settembre a Dublino dalla formazione europea, è partito dall'Italia con un ricordo bellissimo, dopo essersi classificato 37˚ nel Telecom Open. Conosceva già il nostro Paese per aver fatto due viaggi con la splendida moglie Melissa di cui è ancora perdutamente innamorato. «Ci siamo conosciuti - ci dice Tom - quando avevo 24 anni e lei 22 in occasione di un incidente sul campo di golf: io ero professionista da poco, ho fatto un colpaccio e l'ho colpita». Colpita proprio perché l'amore è stato fulmineo e per due anni hanno cercato di ridurre sempre più le 2000 miglia che li separavano per vedersi il più possibile, poi le nozze e i quattro figli. Lei alta, sottile, bella e molto simpatica. Lei raggiungeva il marito al golf verso sera dopo aver «svaligiato» con metodica regolarità le boutique del Quadrilatero milanese. D'altro canto che Melissa amasse l'eleganza lo si era capito al KClub quando le moglie e fidanzate americane hanno sfilato sempre vestite impeccabilmente con le divise scelte personalmente da lei. Lui ha affascinato le moltissime donne presenti a Tolcinasco: alto, occhio ceruleo, modi dolcissimi e grande disponibilità. I Lehman hanno trascorso una settimana intensa dove il golf ha avuto la priorità, ma dove anche gli svaghi e una tournée enogastronomica hanno avuto la loro parte. Tutto è iniziato con un aperitivo e una cena all'italiana il martedì, dove i famosi vini italiani hanno tenuto banco, ed è proseguita il giorno successivo con una visita a Milanello la mattina e la semifinale di Champions League la sera. La trasferta italiana si è conclusa con la cena ufficiale dell'Open il sabato sera e con una cena la domenica in un noto ristorante della zona Garibaldi e danze fino a notte fonda. Ora Tom si concentrerà nuovamente sulla sua carriera, anche se «in questo momento il mio rendimento è piuttosto alterno. Mi sembra di essere sulle montagne russe.

Ho avuto problemi a una spalla e a un piede, ma ora le cose vanno meglio». Gentleman, signore fino in fondo, oggi Tom è già negli States, a casa con Melissa, la sua famiglia e il ricordo di una settimana vissuta più che intensamente e per certi versi... pericolosamente!

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