Il leone Lenny insegna ai piccoli diabetici come curarsi

Insegnare ai giovanissimi pazienti con diabete di tipo1 a gestire la propria condizione senza ansia, iniziando da una alimentazione salutare che, non rinunci al gusto, nonostante le limitazioni imposte dalla malattia. Su questa base è partita un’iniziativa educazionale: dodici appuntamenti, distribuiti nell’arco dell’anno, dedicati all’alimentazione e alla terapia del diabete, in particolar modo alla gestione del microinfusore di insulina. Si è focalizzata l’importanza di un pasto, spesso trascurato, come la merenda (in compagnia di un simpatico testimonial, il leone Lenny). L’esperienza viene ripresa quest’anno con incontri dedicati all’importanza dell’attività fisica nel diabete di tipo1, sempre conclusi con uno snack pomeridiano.
Promotore del progetto l’ospedale Sacco di Milano che ha deciso di raccogliere i risultati di un anno di merende, con i piccoli diabetici del Centro di diabetologia pediatrica (40 i pazienti coinvolti), in un volume «La merenda con il leone. La buona alimentazione per ragazzi con diabete, e non solo». Il libro patrocinato dal ministero della salute e realizzato grazie a Medtronic Diabetes, sarà disponibile a breve in tutti i 64 centri di diabetologia pediatrica italiani. Oltre a ripercorrere l’iter formativo degli incontri mensili, contiene una selezione di gustose ricette. «Un’alimentazione sana, e adeguata alle diverse fasi della crescita, non è solo importante, è decisiva nel creare i presupposti per un futuro in salute», afferma Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della clinica pediatrica dell’università degli studi di Milano presso l’ospedale Luigi Sacco. «Questo libro, realizzato dagli specialisti della nostra pediatria, è molto utile per tutti, per i ragazzi con diabete di tipo 1 e per gli altri giovani più fortunati che devono cominciare fin d’ora a preoccuparsi». In Italia sono 250mila le persone colpite da diabete di tipo1 di cui 20mila under 18 anni. Nella sola Lombardia, in questa fascia d’età, i pazienti sono quasi 2.500. «Il nostro Centro segue 240 pazienti (circa il 10 per cento di quelli della Lombardia), con in media 700 visite l’anno e si è sempre distinto per l’alta specializzazione dei trattamenti», dichiara Andrea Scaramuzza, responsabile della diabetologia pediatrica.

«Il 58 per cento dei nostri pazienti è trattato con microinfusori, piccoli dispositivi sottocutanei per la somministrazione continua di insulina, oggi dotati anche di un sensore per il monitoraggio continuo della glicemia». Ai giovani va traferita anche la conoscenza della tecnologia.

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