Letizia divisa tra il seggio e la pesca di beneficenza

Sabrina Cottone

Venerdì sera il ballo delle debuttanti all’Accademia e ieri il raduno delle ex allieve del Collegio delle fanciulle, che come ogni anno cade l’ultimo sabato di maggio. Letizia Moratti ha scelto appuntamenti molto rilassanti per le ultime ore prima dell’appuntamento elettorale di oggi e domani. La pesca di beneficenza con le vecchie compagne di scuola è stato l’unico diversivo della giornata trascorsa in famiglia. A colazione Letizia, con il marito Gianmarco e i figli, è andata al Caffè Fiat, il locale all’aperto nei giardini della Triennale.
La candidata sindaco della Casa delle libertà voterà nel suo seggio di via della Spiga, in compagnia del marito, alle dieci di stamattina. «Sono stanca ma felice» ha detto venerdì pomeriggio dal palco del Teatro Nuovo stracolmo. «Ci sono stati anche momenti difficili, ma non saprei dire quali perché tendo a dimenticarli...» la confessione degli ultimi momenti di campagna elettorale.
Letizia Moratti, per scaramanzia, non ha ancora fatto l’agenda della prossima settimana. «Non faccio previsioni sul risultato» dice lei, che naturalmente seguirà con grande attenzione l’andamento del voto e in particolare l’affluenza. Gli analisti sono convinti che, come già per le politiche del 9 aprile, il risultato sarà tanto più positivo quanto più sarà elevato il numero di milanesi che andrà al voto.
«Milano non è una città chiusa, grigia, in crisi come la dipinge Prodi» si è sfogata la Moratti dal palco. E ha ringraziato Gabriele Albertini per tutto ciò che ha fatto negli scorsi nove anni.

«Se si fosse potuto candidare per la terza volta, sarebbe stato eletto per la terza volta» la conclusione di Letizia Moratti. E lui ha ricambiato le belle parole: «Sono stato il primo a proporla come candidato sindaco di Milano».

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