A lezione di America’s Cup con la Bmw

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Maurizio Bertera

da Portofino (Genova)

Ai massimi livelli e vicino ai semplici appassionati. Come nell’auto, anche nella vela Bmw non fa che seguire la sua duplice vocazione: da un lato supporta un team che punta a conquistare la mitica America’s Cup come Bmw Oracle Racing, dall’altro ha istituito una scuola vela, la Bmw Match Race Academy. Nessun dubbio, insomma, che la Casa bavarese sia protagonista nel mondo delle scotte e abbia voglia di allargare gli orizzonti. «Anche se il nostro debutto risale a 5 anni fa, con la vela abbiamo sempre trovato delle grandi affinità che nascono dalla passione di chi la pratica, abbastanza simile a quella di chi sceglie una Bmw come propria auto - spiega Marco Saltalamacchia, presidente e amministratore delegato del gruppo in Italia - poi questo sport ci piace per altri aspetti, uno dei quali è certamente legato al design. Negli ultimi anni c’è stata un’evoluzione nelle imbarcazioni che inizia a beneficiare della cultura automobilistica: lo si vede nella progettazione, in alcune soluzioni tecnologiche, nei materiali impiegati».
È facile pensare che l’impegno diretto di Bmw nella sfida di Oracle Racing (dagli studi sulle strutture a soluzioni tecniche di vario genere) non farà che aumentare il travaso di tecnologia. Ma per quanto riguarda il nostro Paese, la Casa tedesca ha avuto il merito di lanciare la prima iniziativa seria per insegnare l’arte del match race, vale a dire la regata uno-contro-uno che anima da sempre l’America’s Cup. «Volevamo dare un contributo alla vela e non potevamo farlo aprendo l’ennesima scuola classica ma creando una “scuola dell’eccellenza”, specializzata in match race - continua Saltalamacchia - non è secondario ovviamente il fatto che siamo impegnati nell’America's Cup con Oracle Racing». Bmw ha avuto come partner dell'iniziativa lo Yacht Club Italiano, il «circolo» più antico d’Italia che ha messo a disposizione la Scuola di Mare «Beppe Croce» per lo svolgimento dei corsi a Genova. Quattro i master organizzati nel primo anno di vita che si è concluso con un torneo di match race, svoltosi durante il Trofeo Zegna, a Portofino, e riservato ai migliori studenti.
Non sono stati master solo di nome: lezioni teoriche sui principi base, le procedure, le tecniche, le strategie e i linguaggi specifici del match race si sono alternate a numerose prove in mare utilizzando nuovissimi Beneteau First Class 7.5 che sulla falsariga di Oracle Bmw Racing «ostentano» il marchio della Casa bavarese sulla randa e a prua. Nel nutrito corpo docente spiccavano i nomi di un advisor come Mauro Pelaschier, primo timoniere italiano a cimentarsi nell’America’s Cup con Azzurra nell’82 e di un tutor come Roberto Ferrarese, grande esperto di didattica nel match race. Va sottolineato che quello di Bmw nella vela è un impegno che va al di là della classica sponsorizzazione.

«Abbiamo settori di attività su cui investiamo - conclude Saltalamacchia - che sono lo yachting, il golf e due categorie automobilistiche quali il Mondiale Turismo e la F.1. Per noi non si tratta di semplice sponsorizzazione ma di essere presenti e organici all’attività di questi sport».

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