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La lezione di Berlusconi a Travaglio: "Dimostrato com'è facile diffamare"

Al termine della trasmissione, Berlusconi usa il "metodo Travaglio" e legge tutte le condanne del vicedirettore del Fatto: "Ho voluto dimostrare come sia facile rovinare la reputazione di una persona leggendo in tv un compitino fatto a casa"

La lezione di Berlusconi a Travaglio: "Dimostrato com'è facile diffamare"

"Ieri al termine di Servizio pubblico, mentre lasciavo lo studio, mi sono accorto che non avevo salutato nè Travaglio nè le due collaboratrici di Santoro. Volevo fargli una telefonata, ma mi hanno sconsigliato di farlo". All'indomani dello scontro televisivo a Servizio pubblico, che ha totalizzato il record di share per La7 con una media di quasi 9 milioni di telespettatori, Silvio Berlusconi si gode l'ottimo risultato incassato nell'arena del "nemico" e continua la campagna elettorale in vista delle elezioni. E alla stampa progressista, che lo condanna per aver letto il casellario di Marco Travaglio, spiega di aver usato il "metodo Travaglio" per spiegare quanto è facile diffamare una persona in televisione.

I tg, i siti di informazione e i quotidiani parlano solo del match di ieri sera. I frame e i video di Servizio pubblico fanno il giro della rete e dei social network. Lo scontro finale, soprattutto, scatena il dibattito. Dopo essere stato sul banco degli imputati per tutta la trasmissione, Berlusconi ha infatti indossato i panni del giudice e ha apertamente attaccato Travaglio definendolo "genio del male" ed elencando, leggendo una lettera, tutti processi per cause civili e penali in cui è incorso il giornalista che ha usato il metodo del copia e incolla senza verifiche nei suoi servizi. Il Cavaliere ha quindi ricordato come Travaglio, dopo la laurea, fu assunto proprio al Giornale, di cui lui era editore. Quindi l’elenco delle cause addebitate al giornalista, le prescrizioni, inserendo anche la dichiarazione del 2005 di 282mila euro. L’elenco letto da Berlusconi ha immediatamente provocato la reazione violenta di Santoro che ha chiesto al Cavaliere di smetterla. "Si rende conto di che figura sta facendo? - ha chiesto il conduttore - sta leggendo una scartoffia che le hanno scritto e non sa nemmeno cosa sta leggendo. È vergognosa". "Lei si dovrebbe vergognare - ha replicato Berlusconi - è un diffamatore professionista e lei se lo tiene qui". Quindi, l’ex premier è tornato al suo posto, occupato per alcuni minuti da Travaglio, e lo ha pulito accuratamente con il fazzoletto, sotto i fischi del pubblico. "Non sapete nemmeno scherzare", ha chiosato il Cavaliere sorridendo.

"Ieri non mi ha infastidito nulla", ha raccontato oggi Berlusconi ai microfoni di Telecamere su Raitre. "Spero che gli spettatori abbiano capito e apprezzato quanto è facile per qualcuno, in questo caso Santoro, con i compitini fatti a casa e letti in televisione, toccare una persona nel suo onore e nella sua reputazione", ha continuato il Cavaliere spiegando il motivo che l'ha spinto a leggere la "lettera" sulle condanne Travaglio. Per l'ex premier è stato, infatti, opportuno leggerla per chiarire che certe cose non si possono fare: "Travaglio mi è sembrato molto toccato da questo fatto".

Del resto, ha osservato Berlusconi, non c'era nulla di "segreto" dal momento che tutte le sentenze che sono state lette si trovano su Wikipedia.

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