Roma - Il Tesoro taglia le stime di crescita sul Pil italiano. Il prodotto interno lordo crescerà solo dello 0,6% nel 2008 e dell’1,2% nel 2009, dell’1,5% nel 2010. Questi i dati preoccupanti, contenuti nella relazione unificata (ex Trimestrale di cassa) predisposta dal ministero dell'Economia e anticipata da Radiocor. Si tratta, infatti, di una revisione al ribasso: a settembre gli uffici tecnici di via XX Settembre avevano, infatti, previsto una crescita dell'1,5%.
Il rapporto deficit/pil Il rapporto deficit/pil salirà al 2,4% nel 2008 e raggiungerà il pareggio strutturale nel 2011, mentre con una tantum e componente ciclica sarebbe ancora allo 0,2%. Il rapporto debito/pil scenderà al 103% nel 2008 e sotto il 100% nel 2010, a 98,7%. Il risanamento "è solido e destinato a durare", si legge: "L’italia rimane saldamente in zona sicurezza". L’inflazione, secondo l’indice Nic, è stimata in rialzo al 2,6-2,7% medio nel 2008.
Padoa Schioppa: "Le stime possono migliorare" Le stime sulla crescita "sono improntate a notevole prudenza" e i risultati potrebbero essere "migliori del previsto". Il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ci tiene a sottolineare che, nel 2006 e nel 2007, i conti pubblici si sono chiusi "in maniera più favorevole del previsto". "È il risultato di una politica economica che ha rifiutato la logica dei due tempi (prima risanare, poi sviluppare) e ha perseguito con lo stesso respiro un triplice obiettivo - spiega - crescita, risanamento, equità". Secondo l'ex Bce, i due anni di "rigorosa azione sui conti pubblici" del governo Prodi hanno registrato "il venir meno delle misure una tantum e di operazioni straordinarie" e hanno creato le condizioni affinché "l’Italia esca, nel mese di maggio, dalla procedura europea per deficit eccessivo in cui era entrata nella legislatura precedente". "A fronte di un significativo rallentamento della congiuntura nel 2008, l’andamento del deficit evidenzia solo un lieve peggioramento - continua Padoa Schioppa - il risanamento dei conti pubblici realizzato dal governo Prodi è solido, destinato a durare e che il pareggio di bilancio per il 2011 resta un traguardo a portata di mano".
Secondon il ministro dell'Economia, le stime sono improntate "a notevole prudenza": "Questo fa ritenere che le sorprese in corso d’anno possano essere prevalentemente positive e che i risultati possano essere migliori del previsto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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