Dal litorale alla capitale aggressioni, vandalismi e assalti a treni e autobus

Ottobre 1997. A Ostia le baby gang distruggono tutto quello che capita: cassonetti, fontanelle, panchine, segnali stradali, auto in sosta. Nel solo distretto scolastico di Ostia i danni superano il miliardo di lire. I dipendenti Atac ricordano con terrore le scorribande di un gruppo di ragazzini sulla linea 01. Dieci ragazzi tra i 12 e i 17 anni vengono acciuffati dopo settimane di indagini. Le accuse? Interruzione di pubblico servizio, danneggiamenti e disturbo della quiete pubblica. I più piccoli vengono affidati ai servizi sociali.
Aprile 1998. Ancora Ostia. Un anziano in via E. Picchio, Giacinto Pirollo, 76 anni, seduto di fronte alla sua palazzina, è aggredito da quattro ragazzi: «Puzzi, sei un barbone», urlano. Poi giù botte. Se la caverà con un ricovero in ospedale per una frattura al setto nasale e un trauma cranico.
Novembre 1999. Torna la gang dello 01. Gli autisti Atac minacciano di incrociare le braccia se non ottengono la scorta. Età media 15 anni, capelli rasati, orecchini e piercing ovunque, giubbotti di pelle, anfibi e zatteroni, la linea di collegamento con Nuova Ostia è loro.
Febbraio 2000. ad Acilia l’autista della linea 04 viene gravemente ferito al volto dai frammenti di un finestrino mandato in frantumi con un cubetto di porfido.
Ottobre 2000. A Pomezia nel mirino di un gruppo di 15enni finisce il camposanto comunale. Bare scoperchiate, lapidi distrutte a colpi di martello, anziane aggredite e scippate.
Gennaio 2001. Casalpalocco: decine di estintori svuotati alla scuola media Platone, 320 gli alunni rispediti a casa. Corridoi, aule, laboratori, pareti, servizi igienici inutilizzabili. Il consiglio scolastico propone di suddividere il costo dei danni fra le famiglie.
Febbraio 2001. A Pomezia i baby delinquenti se la prendono con le vetrate del Municipio e dell'ex casa del Fascio. Non solo. Giocano a pallone con i telefoni pubblici, bruciano le cabine della Telecom, gettano i vasi sotto la balconata, urinano in piazza, imbrattano i muri, distruggono le insegne dei negozi, sfasciano le panchine. I cittadini, stremati, organizzano ronde anti-vandalo.
Febbraio 2002. Per mesi un 16enne e un 17enne tengono in scacco polizia e carabinieri. Centinaia di auto scassinate e svaligiate persino a pochi metri dalla caserma. Nei garage dei palazzi Iacp di piazza Gasparri i due gestiscono un vero e proprio supermarket: frontalini stereo, altoparlanti, amplificatori, compact disc, attrezzi, ruote di scorta e persino mini aspirapolvere per la tappezzeria.
Maggio 2004. Sei 15enni armati di mazzafionda assaltano un treno della Roma-Lido: sfondano un finestrino e feriscono gravemente una donna.
Febbraio 2005. Ancora Ostia. Dopo l’ennesima aggressione a un autista si decide di far circolare gli autobus delle linee 01 e 014 sotto scorta.
Maggio 2005. Santa Marinella: coltello alla mano, 15enne si avvicina a un coetaneo e si fa consegnare il telefono cellulare. Subito dopo si allontana come se niente fosse.
Marzo 2006. Ttelecamere su oltre 2mila autobus capitolino dopo il pestaggio dell’autista del 551 da parte di un gruppo di teppisti.
Aprile 2007. Al Mc Donald’s sul lungomare di Ostia tre minorenni insultano una disabile, poi aggrediscono un altro disabile intervenuto in sua difesa. «Togliti di mezzo brutto spastico altrimenti ti facciamo un buco in pancia».

Verranno arrestati poche ore dopo.
Dicembre 2007. Cinque giovani tra i 13 e i 17 anni vivacizzano il Natale sfondando vetrate e auto in sosta. Bloccati dai carabinieri confessano: «Non ne potevamo più delle feste,olevamo provare nuove emozioni».

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