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Lodo Mondadori, Fininvest notifica il ricorso: "Questa sentenza ha mortificato il diritto"

Fininvest ha chiesto la notifica a Cir del ricorso alla Cassazione contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Milano ha condannato la società a pagare a Cir 564 milioni di euro. Marina Berlusconi: "Per condannarci hanno confezionato un diritto su misura"

Lodo Mondadori, Fininvest notifica il ricorso: "Questa sentenza ha mortificato il diritto"

Milano - Fininvest ha chiesto la notifica a Cir del ricorso alla Cassazione contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Milano ha condannato la società, il 9 luglio scorso, a pagare alla stessa Cir 564 milioni di euro in relazione alla vicenda lodo Mondadori. Le 226 pagine del ricorso sono articolate in quindici motivi, che - si legge in una nota Fininvest - "mettono in luce tutte le forzature, le sviste, i travisamenti, le illogicità che hanno reso possibile una simile pronuncia". Compresa naturalmente, si legge ancora nel comunicato "la circostanza già oggetto dell’esposto presentato dal presidente di Fininvest Marina Berlusconi al ministro della Giustizia e al procuratore generale presso la corte di Cassazione, e cioè il modo - letteralmente "l’invenzione", attraverso tagli e omissioni, di un precedente inesistente - escogitato dalla corte milanese per attribuirsi il potere di decidere una causa che il codice di procedura civile le imponeva di non decidere".

"Il ricorso messo a punto dai nostri legali evidenzia come la Corte d’appello di milano abbia confezionato, per condannarci, un vero e proprio diritto su misura al fine di superare ostacoli giuridici altrimenti insuperabili", ha dichiarato Marina Berlusconi.

"Dopo due sentenze della magistratura milanese che, in primo e secondo grado, hanno mortificato i principi del diritto e la realtà dei fatti, non

possiamo non confidare che in Cassazione venga finalmente riconosciuta l’assoluta correttezza del nostro operato così come la totale infondatezza di quello che è e resta un esproprio scandaloso ai nostri danni", ha detto ancora.

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