La via lombarda al federalismo

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha aperto ufficialmente il confronto con il sindacato sulla «via lombarda» al federalismo ottenendo una prima risposta positiva. L'occasione è venuta dal convegno della Cisl di Albarella (Ve), dove Formigoni è intervenuto mercoledì e dove, in particolare, ha avuto un incontro con una folta delegazione lombarda. «I tempi sono maturi - ha spiegato il governatore - per chiedere e ottenere maggiori competenze per la nostra Regione. La giunta e io intendiamo muoverci non secondo un criterio di accrescimento di potere ma puntando a un ampliamento di possibilità per i cittadini. Vale la pena trasferire alla Regione quelle materie in cui ha maggiori possibilità di far meglio dello Stato e la misura di questo miglioramento sarà data dal maggior grado di autonomia di cittadini, lavoratori, imprese, scuole, famiglie. È la società lombarda che chiede di poter prendere l'iniziativa».

La risposta del segretario generale della Cisl Lombardia, Carlo Borio, non si è fatta attendere: «La Cisl è interessata a questa forma di decentramento, che risponde alle diverse esigenze territoriali. Il processo deve avvenire nell'ambito di criteri uniformi, con l'obiettivo di soddisfare i bisogni dei cittadini».

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