Londra: visite ai migliori bordelli per i clienti in affari più rinomati

L'ultima frontiera del credito: visite ai bordelli più rinomati di Londra per attirare i titolari di grandi patrimoni. E le manager delle banche s’indignano

Londra: visite ai migliori bordelli 
per i clienti in affari più rinomati

Londra - Gli affari più importanti si sa, non si decidono in un grigio e claustrofobico ufficio. Le grandi alleanze, il business d'alto livello, si fanno in un'atmosfera più lussuosa, mangiando bene e rilassandosi. Chi non lavora nell'ambiente è stato abituato dai film americani tratti dai romanzi di Grisham agli incontri d'affari che si concludono sui campi da golf o nelle piscine di qualche circolo esclusivo. I banchieri della City londinese però questa volta hanno osato di più. E per conquistarsi qualche grosso cliente non hanno esitato ad offrire qualche visita nei più famosi bordelli della capitale. Questo almeno è quello che hanno dovuto ascoltare i parlamentari britannici di una commissione ristretta del Tesoro riunitasi per discutere del ruolo delle donne nella City. Ruolo che si fa sempre più arduo se i colleghi maschi continuano a proporre simili ricette d'intrattenimento ai loro utenti.

L'osservatorio della Fawcett Society, che si occupa dell'eguaglianza tra i sessi, ieri ha tracciato un quadro sbalorditivo ed inquietante della situazione. «Abbiamo raccolto molte testimonianze di donne che hanno dichiarato quanto stia diventando frequente tenere dei meeting d'affari nei club di lap dance - ha raccontato la portavoce dell'organizzazione Kat Banyard - e alcune donne mi hanno spiegato come la prostituzione venga utilizzata nell'ambito degli accordi presi con il cliente o per procacciarsi un grande affare. Naturalmente è ovvio che questo tipo di “cultura lavorativa” ha creato un clima particolarmente ostile per le impiegate di queste società».

Una ex impiegata della City che lavorava per una delle più importanti banche internazionali di Londra ha raccontato di una volta che un manager della società era alla disperata ricerca di un buon bordello dove mandare un gruppo di clienti russi. «Ero fuori a bere un drink con alcuni colleghi del mio staff - ha detto la donna - quando quest'uomo si è avvicinato per chiederci se qualcuno di noi conosceva un posto del genere a Edimburgo. Ci disse che aveva per le mani questi russi molto facoltosi e che voleva strappar loro un contratto da milioni di sterline». «Si tratta di un problema che dev'essere affrontato apertamente - ha detto Banyard - se vogliamo che sempre più donne operino in queste istituzioni, dobbiamo cambiare questa cultura». L'inchiesta sul ruolo delle donne nella City è stata aperta dalla commissione del Tesoro nell'ambito degli interventi attuati per prevenire un'altra crisi. Nei prossimi giorni verranno sentiti anche Harriet Harman, ministro per le pari opportunità e Trevor Phillips, a capo della commissione per l'eguaglianza e i diritti umani. La stessa commissione però sembra essere partita con il piede sbagliato dato che dei suoi quattordici membri soltanto uno è una donna.

Eppure è opinione di molti che anche nel mondo economico le cose sarebbero potute andare meglio se le donne avessero avuto più spazio. Secondo il professore di materie finanziarie Charles Goodhart, la peggiore crisi economica del dopoguerra avrebbe potuto essere evitata se ci fossero state più donne ai vertici delle compagnie più importanti. «Le donne - ha spiegato Goodhart - tendono ad essere più caute e possiedono una prospettiva di lungo termine più lucida. Gli uomini invece sono molto più aggressivi e pronti ad assumersi rischi maggiori. Ci sarebbero state meno probabilità di crisi se il settore finanziario fosse stato guidato da più donne.

Attualmente ce ne sono ancora molto poche e questo è un peccato».

A quanto pare però gli uomini preferiscono ancora vedersele servite come sensuale dessert piuttosto che parlarci d'affari e questo è il peccato più grande.

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