Luglio «nero» per il ticket: pm10 più alto di un anno fa

Le polveri sottili non hanno superato la linea «rossa» dei 50 microgrammi al metro cubo. Ma così accadeva anche nel 2007 e 2006, d’estate non è una sorpresa. Rispetto ad allora, invece, a Milano è scattato l’Ecopass e ha piovuto il doppio. Eppure: a luglio nell’area controllata dalle telecamere le concentrazioni di pm10 nell’aria sono state in media pari a 30 microgrammi al metro cubo, contro 25 dell’anno scorso e 26 di due anni fa. «Si tratta di un dato poco significativo, parliamo comunque di valori bassi - commenta l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci -. Invece, se consideriamo i sette mesi dall’avvio del ticket l’aria non è mai stata così buona, con solo 49 giorni di polveri oltre i limiti».
E se l’obiettivo dell’amministrazione, come ha garantito il sindaco fin dall’inizio, non è fare cassa, c’è da dire che gli introiti dell’affaire ticket sono - dopo sette mesi - sono ben sotto la stima iniziale dei 24 milioni di euro che ci si attendeva a fine anno, da reinvestire nell’aumento dei mezzi pubblici e provvedimenti per la mobilità sostenibile.

Da gennaio a fine luglio (e con le telecamere spente per circa venti giorni ad agosto) il Comune ha incassato poco più di 8,1 milioni di euro. È possibile dunque che alla fine dell’anno gli incassi siano circa la metà del previsto. «Milanesi virtuosi ben oltre le aspettative, meglio così», afferma Croci.

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