Lungotevere

Giallo sul Mondo migliore
Le accuse di antislamismo del governo del Sudan a «Heavnen. In a better world» di Susanne Bier sono finite nel catalogo del Festival e, da lì, nei lanci di agenzie. Ma, come ha detto la regista, è un fatto inspiegabile perché «il film non tratta temi religiosi né si può in qualche modo dedurre che il campo profughi di cui si narra sia in Sudan». Cercasi colpevole.

Magrelli cambia partner
È Rai Movie la tv del Festival di Roma, come lo era stato della Mostra di Venezia. Confermata anche «Ciak Point», la rubrica curata da Enrico Magrelli. Che però, stavolta cambia partner: non più Stefania Rocca, ma Francesca Inaudi che abbiamo visto in «Tutti pazzi per amore» e che vedremo in «Noi credevamo» di Mario Martone.

Il corridoio di Leone
Oltre ai buchi sulla passerella per le sigarette fumate dai contestatori (Silvia Fumarola di «Repubblica»), la protesta ha lasciato altri segni di cui andare poco fieri.

Per esempio, nell'umore di Giancarlo Leone, vicedirettore della Rai, infilatosi con la moglie Diamara Parodi Delfino nel corridoio lasciato libero per l'arrivo della giuria. Dopo qualche fischio è partito un clamoroso «vaffa». Oxford è altrove.

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