Lusso, allenamento e salute. C'è la vita in uno smartwatch

All'inizio fu l'Apple Watch, quasi solo un contapassi: ora i modelli smart salvano il cuore (e il portafoglio)

Lusso, allenamento e salute. C'è la vita in uno smartwatch
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Sì, vabbè, resta anche una cosa bella, e d'altronde all'inizio volevano fare la concorrenza agli orologi facendolo diventare un compagno del telefonino. Eppure, oggi, uno smartwatch ti salva la vita, ed è questo mix tra lusso accessibile, tecnologia e benessere che alla fine l'ha reso un oggetto che ha messo al polso qualcosa di cui facciamo fatica a farne a meno. E che ci mette anche in riga, visto che è diventato il nostro personal coach. Tutta colpa (o merito) di Apple, insomma: quando nel 2014 fece uscire il primo Apple Watch per fare compagnia all'iPhone, pochi avrebbero pensato a una tale trasformazione. Non era solo questione di telefonare: gli orologi smart sono infatti diventati rapidamente strumenti sempre più sofisticati per il monitoraggio del fitness e della salute, diventando preziosi alleati per il controllo quotidiano della condizione fisica e perfino mentale.

E quindi: all'inizio, gli smartwatch erano dotati principalmente di funzioni base come il contapassi, il rilevamento delle calorie bruciate e il controllo della musica. L'obiettivo era più che altro incentivare il movimento e integrare le notifiche dello smartphone al polso. Tuttavia, con il progredire della tecnologia dei sensori e dell'elaborazione dati, è iniziata una nuova fase: quella del monitoraggio continuo e personalizzato della salute. Già a partire dal 2015, prodotti come Apple Watch e Fitbit hanno introdotto sensori per la frequenza cardiaca ottica, aprendo la strada a una lettura più precisa delle attività fisiche e allo studio del battito anche a riposo. Poco dopo, sono arrivate funzionalità come il tracciamento del sonno, il monitoraggio dello stress e la misurazione della saturazione dell'ossigeno nel sangue (ricordate il periodo Covid?). È stato il cambio di passo: diverse aziende si sono convintamente buttate nel mercato, i prezzi dei modelli sono diventati più accessibili e molti orologi smart oggi sono in grado di farvi perfino un elettrocardiogramma preciso e validato dal punto di vista medico a caccia, soprattutto, della fibrillazione atriale. Un killer silenzioso che è stato in parte sconfitto grazie alla prevenzione tecnologica.

In pratica: problemi cardiaci e respiratori vengono affrontati ormai più facilmente grazie a studi avanzati, come quelli che vengono effettuati nell'Health Lab di Huawei a Dongguan, in Cina, dove ogni giorno atleti di livello vengono testati sotto sforzo in diverse discipline per capire come aggiornare continuamente e in modo più preciso la rilevazione dei dati. A questo si aggiunge, in alcuni casi, il monitoraggio della respirazione e della variabilità della frequenza cardiaca, utili per valutare il livello di stress e il recupero fisico (Garmin fenix, per dire). E, in ogni caso, anche il benessere della mente - con esercizi consigliati di mindfulness - sono ormai a portata di polso, così come il monitoraggio del ciclo femminile o la rilevazione della temperatura cutanea.

Fantascienza diventata realtà in soli pochi anni, e il lavoro continua: è già di attualità il controllo della pressione sanguigna, mentre il prossimo passo - acui si sta lavorando incessantemente - è il controllo del livello di glucosio nel sangue, che insomma è un grande traguardo per aiutare chi soffre di diabete. Poi, sì, sono anche belli. E per questo gli smartwatch sono per uomini, e donne, di polso.

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