GinevraCome ultimo atto ufficiale prima della pensione, che scatterà il 1° maggio, Bob Lutz ha scelto di rappresentare la General motors al Salone di Ginevra incontrando i giornalisti il giorno prima dellannuncio del suo ritiro. Altre volte, lultima in luglio dello scorso anno, labbandono della scena automobilistica che Lutz calca da quasi 50 anni è sempre rientrato, ma stavolta non ci saranno ripensamenti, perché tra il settantottenne vicepresidente ed Ed Whitacre, ceo di Gm, il feeling era ormai svanito, nonostante la creatura di Maximum Bob, la «verde» Chevrolet Volt, sia la vettura che, grazie alla sua tecnologia, ha consentito al colosso di Detroit di ricevere dal governo Usa gli aiuti necessari a uscire dalla bancarotta e ad avviarsi verso un ritorno allutile.
«Non cè una scadenza per restituire i prestiti - ci ha detto Lutz - ma sono sicuro che il governo uscirà dal capitale di Gm prima del 2012, lanno in cui Barack Obama cercherà la rielezione». Confinato negli ultimi mesi al ruolo di consigliere per il marketing, alle dirette dipendenze di Whitacre, per poter meglio essere controllato, Lutz, in Gm dal 2001 (per il gruppo aveva già lavorato dal 1963 al 71), non ha rinunciato fino allultimo alla sua natura di «ideatore» di auto - centinaia nella sua lunga carriera - sempre innovative, ispirate dalla passione e fatte per piacere alla gente. «Basta guardare le due nuove Chevrolet, lecologica Volt e la muscolosa Camaro, una vera icona, per capire che il forte carattere di Gm è intatto - dice Lutz -: da una parte cè il futuro, dallaltra la tradizione, sintesi perfetta di potenza e di American design adeguata ai nostri tempi». Padre indiscusso della Volt, lex pilota da caccia della marina Usa, top manager anche in Ford e Chrysler, e tre anni trascorsi in Bmw dove si «inventò» la prima Serie 3, ritiene che librida di Chevrolet sia lunica soluzione praticabile di alimentazione alternativa. «Avere unautonomia di 60 chilometri e poter ricaricare le batterie usando il motore termico è lunico modo per incontrare le necessità del pubblico riducendo le emissioni di CO2 - spiega Lutz - perché le mild hybrid e quelle che fanno qualche chilometro con le sole batterie non offrono una significativa riduzione delle emissioni». Per le elettriche pure.
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