La madre «Ora lo tengo a casa perché di notte ha gli incubi»

«L’episodio è da verificare, ma qualora risultasse vero ci troveremmo davanti all’ennesima lesione di diritti fondamentali perpetrati in un luogo deputato, invece, alla tutela dei bambini». Così il presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori Antonio Marziale commenta la notizia. «Non c’è nulla di più sacro del rispetto dovuto ad un bambino e la gente incapace di elaborare correttamente questo concetto faccia altro nella vita, non l’insegnante». Per le due maestre ci potrebbero essere gli estremi per l’accusa di abuso di mezzi di correzione. Il bambino, che è seguito a scuola anche da un psicologa, intanto è costretto dalla madre a restare a casa nell’attesa che la denuncia porti ad un provvedimento.«Non siamo più ai tempi del ghetto», dice testualmente la donna. «Non se la sente più di andare in classe e di notte ha gli incubi - racconta la madre -. E poi non voglio che ritorni se prima non verranno allontanate quelle due persone». Un provvedimento al quale la dirigente scolastica Claudia Rolando non pensa neppure lontanamente: «Fino a quando non ci sarà una decisione della magistratura le due colleghe resteranno al loro posto, si tratta di insegnanti competenti e di grande professionalità». A detta di tutti si tratta di un alunno «difficile».

Lo ammette anche la madre: «È seguito da una psicologa ma non ha problemi mentali, è solo esuberante, non riesce mai a star fermo». «È indisciplinato, a tratti violento - ribattono alcune colleghe delle maestre sotto accusa - insulta compagni e insegnanti e a volte volano anche le sedie».

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