«Ogni favola è un gioco che si fa con il tempo ed è vera soltanto a metà, la puoi vivere tutta in un solo momento è una favola e non è realtà». Così Edoardo Bennato cantava la sua interpretazione di favola nella canzone omonima, e da questo rapporto tra il gioco, il tempo e la realtà si dipana anche il racconto di Antonio Nocera, attraverso i dipinti e le sculture.
La mostra, dal titolo «Cera una volta», realizzata allinterno del Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, è una rivisitazione delle favole canoniche, tradizionali, quelle che hanno accompagnato ognuno di noi nei momenti di fanciullezza. «Pulcinella», «Cappuccetto Rosso», «il Gatto con gli Stivali», «Pollicino», «Cenerentola», «Biancaneve», «Alice nel paese delle meraviglie», «la Sirenetta», ed infine probabilmente lospite illustre, «Pinocchio». Il burattino di legno è il personaggio delle favole maggiormente rappresentato, forse perché protagonista di una storia eccezionale, piena di spunti di riflessione.
La mostra è allestita in un luogo altrettanto eccezionale, per bellezza e per la storia di cui è intriso. Il Complesso di San Michele a Ripa infatti un tempo era la casa di Correzione, un carcere minorile. E proprio questa apparente antinomia tra il contenuto e il contenitore sembra essere lelemento di maggiore fascino. Se infatti nella sala inferiore le opere sono allestite in maniera tradizionale, nella sala superiore vengono invece poste allinterno di ogni piccola cella. Quasi chiuse in quattro mura come un tempo erano rinchiusi i ragazzi carcerati. Nocera cerca di esorcizzare, attraverso i suoi lavori, le memorie e i ricordi che ancora si percepiscono allinterno di quelle piccole aule, inserendo magici dipinti, dai sapori quasi aulici. Allinterno di ogni cella infatti vi è un bozzetto, un disegno, un piccolo dipinto, e poi, collocato quasi sempre davanti o vicino, una scultura, che altro non è se non lesecuzione tridimensionale.
I dipinti nel piano inferiore, invece, tutti di discrete dimensioni, sembrano quasi dei pianeti isolati, come li definisce il professor Bollea, Fondatore e Direttore dellistituto di Neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli. Nella maggior parte dei lavori è il colore blu che predomina, posto attraverso pennellate preziose e penetranti, che sembrano essere date con vigore, quasi a voler suggerire intensità e profondità attraverso la matericità.
Lintenzione di Nocera, nel realizzare questa mostra, ha anche un carattere culturale e pedagogico. A margine è stato, infatti, organizzato un concorso artistico-letterario per i bambini delle scuole elementari, che saranno chiamati, dopo aver visitato la mostra grazie ad apposite visite guidate, a rielaborare le favole, e possibilmente a darne nuova forma e contenuto.
Una giuria qualificata esaminerà successivamente i manufatti. I migliori dei quali saranno premiati con una pubblicazione con i disegni originali di Nocera.
La mostra, curata da Lucien Ramà, si protrarrà fino al prossimo 16 febbraio. Per ulteriori informazioni «Antonio Nocera». Complesso Monumentale di San Michele a Ripa. Via di San Michele 25. Indirizzo internet: www.antonionocera.com
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.