Angelo Allegri
da Milano
Il nuovo piano per salvare il gruppo Magiste è in dirittura darrivo. Nei prossimi giorni, con tutta probabilità allinizio della settimana prossima, sarà presentato ai vertici di Bpi. Ieri gli advisor legali del gruppo che fa capo a Stefano Ricucci ne hanno parlato con i pm romani che indagano sulla scalata a Rcs. A quanto sembra di capire la diffidenza dei due magistrati (che nei giorni scorsi parevano intenzionati a proporre domanda di fallimento) rimane intatta.
La decisione chiave sarà però quella dellex Banca Popolare di Lodi, il principale creditore. Venerdì scorso il board dellistituto aveva liquidato in maniera abbastanza severa il primo piano che avrebbe dovuto portare Magiste al concordato preventivo: la bozza era definita «generica, in alcuni punti decisamente lacunosa». A non piacere erano state soluzioni tecniche considerate oscure e macchinose (il progetto prevedeva lo scorporo dei rami dazienda di alcune delle società coinvolte che sarebbero confluiti in una altra società sottoposta al concordato).
Anche ammesso che nella seconda bozza i passaggi tecnici siano considerati soddisfacenti la decisione della banca lodigiana resta principalmente legata alla valutazione sulla convenienza delle procedura esecutiva piuttosto che del concordato. Ieri il quotidiano La Repubblica ha scritto che gli uomini dellamministratore delegato Divo Gronchi hanno chiesto il dissequestro dei titoli Capitalia e Rcs che hanno in garanzia dei generosi prestiti concessi a Ricucci e si appresterebbero alla cosiddetta escussione. Con laiuto della banca daffari Csfb Bpi si preparerebbe poi a vendere lintera quota di Rcs (il 14,7%) in suo possesso. Bpi ha smentito di aver affidato mandati per la vendita al Credit Suisse First Boston, ma non ha commentato il resto. Le procedure per lesecuzione forzata dunque vanno avanti. Cedendo allasta ai prezzi correnti i beni che ha in garanzia (oltre a titoli Capitalia e Rcs cè anche unimmobiliare) Bpi finirebbe per sacrificare circa 130 milioni sullintero ammontare dei crediti concessi a Ricucci. Con il concordato, secondo le dichiarazioni dellavvocato Riccardo Olivo, uno dei legali di Magiste, il sacrificio sarebbe di 120 milioni (altre fonti lo quantificano in 100 milioni). Entrambe le strade hanno però delle controindicazioni. Con lesecuzione forzata e la vendita delle azioni Rcs, Bpi finirebbe per mettere sul mercato un pacchetto che è, in relazione al flottante scambiato in Borsa, estremamente rilevante.
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