Mal di Chiesa: ecco cosa manda in crisi il Vaticano

Roma Papa da sei anni, Benedetto XVI è nella bufera e gli attacchi al suo pontificato sono sempre più pressanti e duri. Il teologo svizzero Hans Küng parla di fallimento nell’ultimo libro Salviamo la Chiesa (Rizzoli, pagg. 294, euro 20); il vaticanista Marco Politi di solitudine in Joseph Ratzinger. Crisi di un papato (Laterza, pagg. 349, euro 18). Molto critico, ma ben diverso nel sofferto approccio dall’interno, è Mal di Chiesa. Dubbi e speranze di un cristiano in crisi, di Gian Franco Svidercoschi (Cooper, pagg.167, euro 11).
Per un exvicedirettore de L’Osservatore romano non è stato facile pubblicarlo: una decina di rifiuti prima dell’approdo alla piccola casa editrice Cooper, che ha suggerito l’aggiunta di una postfazione di un non credente come Adriano Sofri. Più del Papa, Svidercoschi critica la «casta clericale» che lo ostacola, la Curia romana che lo imprigiona: sclerotizzate nella gerarchia, attaccate al potere, centralizzate, chiuse alle riforme e all’ascolto del mondo che cambia.

Gaffe e incidenti con musulmani e anglicani, difficoltà sui preti pedofili, errori con i lefebvriani e sul preservativo contro l’Aids appaiono allora il frutto di un dualismo che non consente di affrontare davvero la crisi della Chiesa.
Che è spirituale e istituzionale, legata soprattutto all’attuazione solo a metà della rivoluzione del Concilio Vaticano II.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica