La maledizione di «Gomorra» colpisce anche i suoi protagonisti di celluloide. Non è il primo Bernardino Terracciano, a ritrovarsi trasportato dalla fiction alla realtà.
Era lo scorso luglio quando un pentito asserì di aver riconosciuto in uno degli attori apparso nel film tratto dal best seller di Roberto Saviano, uno spacciatore alle dipendenze dei boss napoletani di Scampia: «Vedendo il film - raccontava il collaboratore Antonio Prestieri - ho riconosciuto un uomo che ha lavorato per me tra il 2006 e il 2007... Lo si vede allinizio della pellicola, commette un omicidio allinterno di un centro abbronzatura. Noi lo chiamavamo Totore, e riforniva di cocaina i vari spacciatori allinterno della zona del lotto P». Altri dodici ragazzi che avevano recitato nello stesso nel film, sono stati invece stati bocciati a scuola.
Attori nei teatri più famosi d'Italia, ospiti del presidente della Repubblica Napolitano che era andato a vederli alla prima al Teatro Mercadante e poi li aveva salutati uno per uno, loro capaci di conquistare al Festival di Cannes, il più importante festival del cinema internazionale, uno dei tre premi maggiori (il Premio speciale della giuria) scuola media Carlo Levi di Scampia, sono «inciampati» coi professori della scuola media Carlo Levi di Scampia: «Non sono stati rispettosi delle regole e non hanno raggiunto gli obiettivi didattici».
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