Malpensa riprende il volo sulle ali di Lufthansa

IL PIANO Nel 2010 nuovo terminal low cost e una terza pista pronta nel 2014

La seconda vita di Malpensa. Lufthansa apre un hangar per le manutenzioni e Giuseppe Bonomi lo legge come una benedizione. «Questa inaugurazione - esulta il presidente di Sea - è un simbolo della rinascita. Oggi diamo dimostrazione che quando si offrono buone infrastrutture gli investimenti e i capitali arrivano». Facendo capire che quello della manutenzione è un mercato fondamentale. «Malpensa - chiosa - sta crescendo e vuole continuare a crescere». Magari, dopo l’abbandono di Alitalia, sulle ali dei vettori stranieri e del low cost. A testimonianza del buon lavoro fatto già in questi primi mesi nei quali, a leggere i dati gennaio-settembre 2009 elaborati dalla Sea, si legge un significativo più 14 per cento sull’anno scorso. Segno che le prime contromosse al de-hubbing di Alitalia con il trasferimento dei voli a Fiumicino nella primavera 2008 hanno già cominciato a dare frutti. E i progetti di Bonomi parlano di un nuovo terminal entro il 2010 che porterà a 30 milioni all’anno i passeggeri con la prospettiva di arrivare a 70 milioni per il 2020. Obiettivo preceduto dal nuovo raccordo Sud e gli alberghi di fronte all’aeroporto, un nuovo terminal low cost (2011), la cargo city (2013) e la terza pista (2014). Entro il 2020 un nuovo terminal centrale e un nuovo polo logistico. Con un piano di investimenti complessivo per Malpensa e Fiumicino che entro il 2020 toccherà i 5 miliardi di euro. Di cui 1,9 per lo scalo varesino.
Ieri un nuovo passo avanti con i tedeschi di Lufthansa che proseguono l’espansione inaugurando i servizi di manutenzione di linea con un hangar di 6.400 metri. La nascita di Lufthansa Technik Milan, terza divisione della compagnia nello scalo milanese dopo Lufthansa Italia e Cargo, è stata celebrata con l’inaugurazione del nuovo centro per la manutenzione e servizi per la componentistica degli aeromobili. Presenti il presidente Bonomi, l’ad di Lufthansa Technik August Wilhelm Henningsen e l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Raffaele Cattaneo. Lufthansa Technik Milan prende forma dalla già esistente Lufthansa Component Services Milan, unico centro di riferimento per la fornitura di materiale di supporto e che oggi assume il nuovo nome. Nei piani a medio termine, l’incremento dei dipendenti da 30 a 160 altamente specializzati e investimenti per 8 milioni di euro in 5 anni. Lufthansa Technik per svolgere le sue attività occupa l’hangar di Malpensa progettato nel 1999 e completato nel 2005 e che può ospitare fino a un aeromobile di lungo raggio e 2 di corto raggio contemporaneamente o 4 di corto raggio. «Quello di oggi - le parole di Cattaneo - è un passo nella direzione giusta. Che conferma la volontà di Lufthansa di continuare a investire su Malpensa». Le polemiche con Roma e l’Alitalia? «È evidente che sono bacini d’utenza diversi, business a Malpensa e turismo a Fiumicino. Possono essere complementari.

Non c’era spazio per due hub e una sola compagnia. Alitalia ha fatto la sua scelta, Malpensa ha trovato la sua strada. A questo punto ognuno cresca per la via che ha imboccato. Io credo che quella di Malpensa, la via del mercato, sia quella giusta».

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