Roma

Manca il personale e il trenino si blocca

Daniele Petraroli

Cronaca di un disservizio che rischia di diventare ordinario. È rimasto fermo per cinque ore ieri, dalle 11 del mattino fino alle 4 di pomeriggio, il trenino della Roma-Pantano nel tratto Stazione Centocelle-Grotte Celoni. Un intero turno di servizio. Ufficialmente, a quanto si legge nel comunicato di Met.Ro. Spa, per «verifiche tecniche sui binari». Alla stazione di Centocelle però ci hanno raccontato tutta un’altra storia. Una vicenda che rischia di causare gravi disagi agli utenti anche nei prossimi giorni. A impedire il regolare funzionamento è stata infatti la carenza, cronica, di personale sulla linea. I capistazione in servizio sulla tratta dovrebbero essere quattro per il primo turno, quello tra le 5,30 e le 11, e tre nei due successivi, quello tra le 11 e le 16,30 e quello tra le 16,30 e le 21,30. Il problema è che in tutto sono solamente nove. Decisamente troppo pochi per coprire i turni. Così da tre mesi, da quando tre di loro sono andati in pensione, i loro colleghi sono stati costretti a straordinari massacranti. Niente riposi, niente vacanze ma lavoro senza soste per tre lunghi mesi.
«E anche prima erano troppo pochi per coprire tutti gli orari - raccontavano alcuni dipendenti di Met.Ro. ieri alla stazione di Centocelle -. Già prima erano costretti a lavorare 60 ore alla settimana, ora stanno sulle 100. Sono costretti a fare doppi turni tutti i giorni. Per loro è una situazione insostenibile. Ne servirebbero almeno 14 o 15 e probabilmente non basterebbero lo stesso». Ma chi sono i responsabili di questa situazione? «I dirigenti, è ovvio. Sapevano da due anni che i nostri tre colleghi sarebbero andati in pensione e non hanno fatto nulla per risolvere per tempo questa situazione». Inoltre da qui a fine anno dovrebbero andarne in pensione altri due e quindi la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente.
È questa, dunque, la reale motivazione che ha portato alla sospensione del servizio ieri. Nessuno ha incrociato le braccia per scioperare o si è rifiutato di svolgere il proprio lavoro. Semplicemente i capistazione hanno deciso di non fare più straordinari massacranti. E così un turno è rimasto scoperto. Personale insufficiente, trenino Roma-Pantano fermo, sostituito solo dal potenziamento dell’autobus 105. E, fatto gravissimo, nessuna comunicazione ufficiale di Met.Ro. fino all’ora di pranzo. Sui muri della stazione Centocelle solo un piccolo avviso: «Si comunica che oggi 11/07/05 il servizio è sospeso dalle ore 11 alle ore 16 e 30 circa. Dalle ore 16 e 30 si prevede che possa riprendere sulla tratta Laziali-Centocelle». Tutto qui. Nessuna spiegazione. Fino al comunicato di cui abbiamo già detto. Con una motivazione ridicola e del tutto pretestuosa.
Ad aggravare la situazione bisogna aggiungere poi che l’ultimo concorso per capistazione risale ad appena tre anni fa. E la graduatoria di riferimento è rimasta valida per due anni. Dunque se solo Met.Ro. avesse voluto assumere nuovo personale, avrebbe potuto attingere direttamente alla lista fino allo scorso anno. La carenza di organico, inoltre, non riguarda solamente i capistazione ma tutto il personale che lavora sulla Roma-Pantano. «Noi macchinisti, per esempio, qui alla stazione Centocelle - spiegavano inferociti - siamo pochissimi. Ne mancherebbero almeno una quindicina. Solo oggi (ieri, ndr) in otto siamo stati costretti a fare il doppio turno».
«Quella della Roma-Pantano è una lunga storia di malfunzionamenti - ha commentato il senatore di Forza Italia Cosimo Ventucci -. Veltroni ha finanziato moltissime iniziative in favore dell’Africa, potrebbe ora occuparsi dei problemi di Roma. Tra l’altro questa linea è utilizzata da moltissimi extracomunitari che provengono proprio da lì. Nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione al ministero degli Interni per sapere cosa fa il sindaco invece di controllare ciò che avviene nella aziende di trasporto romane».
La domanda a questo punto è: cosa succederà oggi e nei prossimi giorni? Difficilmente si arriverà a una soluzione in tempi brevi.

Ma in fondo solo una cosa sembra garantita sulla Roma-Pantano: ritardi, fastidiosi trasbordi e pesanti disagi per gli utenti.

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