Manca la sede: il Municipio si dà al teatro

Manca la sede: il Municipio si dà al teatro

Uno spettacolo, la riunione del consiglio del Municipio I Centro Est di giovedì sera. Non solo per gli argomenti in discussione che hanno affrontato molti dei temi caldi per la città, a cominciare dalla questione della futura moschea al Lagaccio, quanto per il luogo in cui si è svolto il meeting del parlamentino di quartiere: il teatro Germi del museo di Palazzo Rosso.
Il presidente Aldo Siri (Lista Biasotti) sul palco insieme agli assessori, e i consiglieri in platea a rompere le file che di norma vedevano seduti alla destra del presidente la maggioranza di centrodestra e alla sinistra l'opposizione.
Giovedì, invece, la scelta dei posti rifletteva più le simpatie personali che politiche. Come se a compensare le divergenze ideologiche intervenisse la convinzione di condividere tutti, maggioranza e opposizione, la medesima condizione di vagabondi o, meglio, senza fissa dimora.
«Il Municipio più centrale della città è infatti l'unico a non avere una sala fissa in cui svolgere le riunioni di consiglio», spiega il presidente che negli ultimi mesi aveva ottenuto l'autorizzazione di riunirsi nientemeno che nella Sala Rossa di palazzo Tursi, sede del consiglio comunale. Una conquista di Siri che non molto tempo fa ha scritto al sindaco Marta Vincenzi per sollecitare una rapida soluzione del problema ricordandole che: «per riuscire ad avere la possibilità di fruire della Sala Rossa ho dovuto quasi andare alla Madonna della Guardia ed accendere un cero per ottenere la grazia da parte del presidente del Consiglio comunale Giorgio Guerello che comunque ha evidenziato la temporaneità di tale disponibilità».
E il tempo è scaduto proprio giovedì, quando la riunione dei capigruppo del Comune ha deciso (a maggioranza) di non concedere nuovamente la Sala Rossa al municipio.
«Una decisione determinata dall'incapacità di Siri di relazionarsi in modo costruttivo con l'ente superiore», va all'attacco l'opposizione con Vincenzo Lagomarsino (Verdi). Mentre per lo stesso Siri, l'espulsione dalla sala rossa «rappresenta la prova che siamo vittime di atteggiamenti discriminatori di basso livello». Tanto più che, pur di non concedere al municipio la sede di palazzo Tursi, il Comune ha affittato un intero teatro (il teatro Germi, appunto) con tre custodi, incaricando una società privata della realizzazione di un impianto audio completo per la registrazione degli interventi. Una recita che potrebbe ripetersi a lungo. Almeno fino a quando non verrà trovata una nuova sede che potrebbe essere realizzata nella palestra di via delle Fontane, subito sotto via Balbi, che era stata concessa provvisoriamente all'associazione Arcivega.
I problemi non finiscono qua, ma si estendono agli stessi uffici del municipio Centro est per raggiungere i quali i cittadini devono passare da palazzo Tursi e, dopo un labirinto di corridoi, raggiungere l'adiacente Palazzo Galliera. «Si tratta di locali fuori norma e che non favoriscono la partecipazione dei cittadini», spiega Siri che almeno su questo fronte ha ottenuto un primo successo. Il Comune ha infatti trovato in affitto un intero piano di un edificio in via Polleri da destinare come nuova sede degli uffici del municipio.

Giovedì, però, non sono mancate le critiche di molti consiglieri sulla scelta della sede. Dalla disposizione dei locali alla sala riunione che è priva di finestre, al fatto che la nuova sede si trova, caso vuole, proprio di fianco allo studio da commercialista di Siri.

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