Due mesi fa avevano definito «un taglieggiamento» il decreto Visco-Bersani, che imponeva agli atenei di tagliare le spese in servizi. Adesso, «bocciano» la Finanziaria 2007. Sono i rettori delle grandi università pubbliche cittadine: Statale, Politecnico e Bicocca.
«La risposta del governo ai nostri problemi è stata totalmente insufficiente» dice Enrico Decleva, guida della Statale. «Non solo - aggiunge Marcello Fontanesi, rettore della Bicocca -. Il blocco delle assunzioni penalizza chi, come noi, ha pochi insegnanti e favorisce chi in questi anni ha gonfiato gli organici». «Questa finanziaria - conclude Giulio Ballio del Politecnico - è una mazzata che non dà nulla e pone vincoli tremendi». Non è arrivato ciò che le università chiedevano per compensare i tagli e laumento delle spese per gli stipendi: mancano allappello 250 milioni di euro, 450 se ci aggiungiamo i 200 che il decreto Visco-Bersani ha imposto di tagliare alle università italiane.
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