nostro inviato
ad Appiano Gentile
In Turchia i religiosi hanno messo sotto mira Zico. In Italia i medici hanno messo in riga Mancini. Inter-Fenerbahce comincia così. Dagli al tecnico! Zico, che sta sulla panca dei turchi, ed era un raffinato calciatore, laltro giorno è entrato in tackle duro con una frase ad effetto: «In Turchia il calcio è sacro quanto la religione». Ed ha aggiunto di essere dispiaciuto da tanta venerazione. È insorto il dipartimento per gli affari religiosi: «Paragonare il calcio alla religione è raccapricciante». E per fortuna non seguirà fustigazione.
Non se lè cavata meglio Mancini. Ha fatto un paio di battute sui medici, avendo lunga e faticosa esperienza con il permaloso (a detta di tanti) dottor Combi. È insorta la categoria dei medici del calcio, poi quella dei medici sportivi guidata dal sindacalista Casasco che, una volta, era solo un direttore sportivo. «Complimenti, ha fatto carriera», ha sparato Mancini con unaltra battuta. Ma intanto la federcalcio, non avendo nulla di meglio da fare, ha aperto uninchiesta. Sarà contento il permaloso medico nerazzurro. Anche se lallenatore non si è fatto mettere nellangolo e ieri ha chiuso la questione. «Non mi aspettavo di attirare le ire di tutti questi scienziati. Credo di non aver detto nulla di grave, mi spiace che qualcuno si sia offeso. Parlo per esperienze personali, anche perché non conosco tutti i medici del calcio. Però il mio pensiero non cambia di una virgola. Io credo di aver avuto sempre un comportamento corretto con tutti, qualche volta vorrei che anche gli altri lo avessero con me». Il riferimento al permaloso medico nerazzurro non è per nulla casuale. Ora dovrà nuovamente intervenire Moratti.
Insomma tempi duri per i grandi ex calciatori, e stasera la partita di Champions avrà anche il pepe di queste vite spericolate sulla panca. Ma Zico non ha dimenticato di far gli auguri al collega che oggi compie gli anni. «È il suo compleanno. Auguri, ma voglio guastargli la festa». Invece Mancini non vuol perdere loccasione di anticipare la qualificazione di Champions. «Vogliamo chiudere, pur sapendo che non sarà semplice: pure il Fenerbahce vorrà provarci». Tutte e due hanno la qualificazione ad un passo. Potrebbe anche capitare che entrambe si ritrovino già qualificate, ancor prima di iniziare la partita. Il Psv, infatti, giocherà in anticipo a Mosca contro il Cska: una sua sconfitta chiuderebbe la storia, un pareggio quasi. «E anche noi potremmo pensare ad un pari», suggerisce Zico. Un successo permetterebbe, invece, allInter la qualificazione aritmetica. «Non sarà facile, ma dobbiamo provarci», ha insistito il tecnico, che ricorda la partita persa 1-0 allandata («Non proprio brillantissima») e promette limpiego immediato di Stankovic.
I turchi non hanno ancora perso (unici nel girone), segnale da non trascurare: «Difendono con bravura, Alex fa girare tutta la squadra, hanno tanti brasiliani e questa anima si sente nel modo di giocare». I brasiliani sono quattro, oltre allallenatore, ma rappresentano lasse portante: Roberto Carlos e Edu, Alex il regista di centrocampo e Deivid, guarda caso luomo che segnò allandata. E in questo momento i brasiliani sono particolarmente indigesti a Mancini, visti i grattacapi procurati da Adriano e dalle risposte velenose di Ronaldo al quale il tecnico rispedisce lultimo telegramma: «Può dire quel che vuole, ma il mio pensiero non cambia».
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