Marcello Viaggio
Azzeramento del deficit della sanità entro il 2010, piano triennale per risanare gli edifici scolastici, fondi straordinari per lemergenza casa. Sembra il libro dei sogni. E invece è scritto nero su bianco nella proposta di legge finanziaria regionale che terrà banco dai prossimi giorni alla Pisana. Liter prevede ancora per un paio di settimane lesame in commissione Bilancio, puntualizza lassessorato, poi ai primi di dicembre lapprodo in consiglio. Vediamo in sintesi i passi più importanti della manovra così comè stata approvata in giunta. È scontato, infatti, che le diatribe interne alla maggioranza porteranno a profondi cambiamenti.
Il Titolo II della Finanziaria detta le «Disposizioni per il risanamento». Larticolo 9 (attuazione del patto nazionale per la salute) al comma 1 recita: «Entro il 2010, in sintonia con il patto nazionale per la salute, la Regione consegue lazzeramento del disavanzo sanitario». Una affermazione perentoria. Il patto nazionale per la salute, 2 ottobre 2006, afferma che «il Governo simpegna a prevedere (nella Finanziaria), per le Regioni che presentano grandi criticità finanziarie, un fondo transitorio che, insieme con misure di affiancamento, sostenga tali Regioni in un percorso di rientro in grado di portare allazzeramento dei disavanzi entro il 2010». Dunque i quattrini del governo Prodi colmeranno il buco nero della sanità pubblica nel Lazio. Con quali strumenti e scadenze, però, non lo dicono né Prodi né Marrazzo. Sembra un desiderio più che un programma. O lennesima bufala. Larticolo 9 al comma 2 dice: «Entro il 2010 la pressione fiscale sarà ridotta». E al comma 3 aggiunge che «a tal fine la Regione si impegna a ridurre i costi di produzione rispetto allandamento tendenziale, stimato pari a 788 milioni nel 2007, a 1.092 milioni nel 2008 e a 1.467 milioni nel 2009; a utilizzare la quota del fondo transitorio per gli anni 2007-2009 per il conseguimento dellequilibrio finanziario a partire dal 2007; a mantenere, nel periodo 2007-2009, ai livelli massimi lIrpef e lIrap; a dare copertura pluriennale ai disavanzi pregressi del settore sanitario fino al 2005». Dunque, più tagli.
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