da Roma
Una manovra «di taglia zanzara, per quantità e qualità». Tirato in ballo da due mesi sulla questione del «buco» nei conti pubblici, Giulio Tremonti infine replica. «Sul 2006 - dice lex ministro dellEconomia - la correzione è inferiore ai tre miliardi, tra laltro quasi tutti inventati. Questa è la prova assoluta che i conti del governo Berlusconi sul 2006 erano giusti». Leconomia, aggiunge il vicepresidente della Camera, «non è allo sfascio, come si diceva fino a pochi giorni fa, ma in ripresa; e le entrate fiscali stanno andando benissimo, prova di una buona politica. Mentre la manovra-zanzara, fatta comè da tanti prelievi puntiformi - conclude Tremonti - fa male alleconomia senza far bene ai conti pubblici».
Che il governo abbia dovuto ingranare una precipitosa retromarcia sullallarme conti appare chiaro al centrodestra. «Hanno detto che i conti erano un disastro, ora dovrebbero chiederci scusa», commenta il portavoce di Silvio Berlusconi, Paolo Bonaiuti. «Dietro la cortina fumogena delle opinabili liberalizzazioni, la manovra contiene poco o nulla in termini di riequilibrio dei conti», osserva lex sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi. Mentre il leghista Roberto Calderoli vorrebbe capire come mai al «malato gravissimo hanno dato unaspirina, o meglio una Saila; forse perché la stangata arriverà con la Finanziaria». «La montagna ha partorito il classico topolino», dice il portavoce di An, Andrea Ronchi. Per Michele Vietti (Udc) «la prima impressione è che si sia fatto tanto rumore per nulla, dal momento che le misure annunciate non sembrano affatto proporzionate alla gravità della situazione economica che veniva descritta».
Le perplessità sulla manovrina correttiva incominciano a serpeggiare anche nel sindacato. In particolare, la Cisl è molto irritata per la norma che, di fatto, blocca la contrattazione integrativa del pubblico impiego.
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