Mariangela Melato, anima buona racconta la Cina contemporanea

Non nasconde la gioia la Direzione del Teatro Stabile per il ritorno alla collaborazione con Mariangela Melato in uno spettacolo che da tempo aveva cercato, tratto da un testo che sembra fatto apposta per l'attrice e per tutta la Compagnia. Scritta negli anni trenta, «L'anima buona del Sezuan», di Bertold Brecht, racconta il tema universale del rapporto fra Morale e Società,tra il Bene e il Male nella concretezza della Storia.Il tutto ambientato in una lontana Cina di fantasia nella quale si manifestano avvenimenti e conflitti etico-sociali che assomigliano molto a quanto accade ai giorni nostri, in cui la crisi economica sta imperversando su tutti i fronti mondiali. Attraverso leggende cinesi e realtà della Cina entrata nel nuovo capitalismo, Brecht traccia una nuova visione morale: una bontà che si difende proprio per affrontare il suo bene e non veder annullati i suoi propositi. La tenera e ironica fiaba della piccola Shen-te, giunge attraverso il dolore, lo smarrimento, la fiducia e la speranza della sua eroina ad un apologo dichiarato, ma non per questo meno convincente e sostanziale nella sua novità e verità che rileva un'indubbia amarezza nel constatare il carattere dell'uomo. I registi Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, alla loro prima esperienza con Brecht, dichiarano di aver scoperto come il suo teatro sia in grado di parlare una lingua universale perché, a differenza di quanto si crede, non è per niente un teatro ideologico, ma un teatro d'arte per tutti. «La nostra anima buona - dicono Bruni e De Capitani - la immaginiamo nella Cina dei templi come in quella dei grattacieli, in quella degli abiti tradizionali, come in quella che veste i jeans americani, in un mondo che esercita pressione sugli uomini e che li scinde nel profondo, un mondo che non prevede bontà e che spinge a nascondere dietro una maschera i sentimenti più buoni». Mariangela Melato è impegnata nel duplice ruolo della prostituta Shen-te, unica anima buona disposta a ospitare tre Dei scesi in terra e del cattivo Shui-ta, suo cugino.

«L'intesa coi registi e la Compagnia è stata completa, diventando fiducia profonda - confessa l'attrice - quella fiducia capace di portare alla miglior resa in palcoscenico e nell'incontro col pubblico». L’anima buona del Sezuan debutterà alla Corte martedì 17 marzo dove rimarrà fino al 9 aprile, poi andrà a Napoli, al Teatro Diana e a Roma, al Teatro Argentina.

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