Marie Caroline Deluil-Martiny

Nata nel 1841, era la primogenita di un avvocato di Marsiglia. Studiò dalle suore e la sua vocazione fu oggetto di una profezia dell’arcivescovo locale, s. Eugenie de Mazenod. Conseguito il diploma a Lione, ebbe conferma della profezia ad Ars, da s. Jean Vianney. Tornata in famiglia, dovette farsi carico di tutto perché tre sorelle e un fratello le morirono uno dopo l’altro, lasciandola sola con i genitori malati. Ereditò anche le attività caritative di sua madre e disperava di poter seguire la sua vocazione quando intervenne l’amicizia col b. Daniele Comboni a rincuorarla. Nel 1873, invitata dal vescovo di Anversa, con quattro compagne creò in Belgio l’Istituto delle Figlie del Cuore di Gesù, comunità contemplativa di cui fu superiora col nome di Marie de Jesus. La regola adottata fu quella ignaziana (con speciali preghiere, data l’epoca, per impetrare “l’estinzione delle società segrete”). L’iniziativa presto si allargò e nel 1877 fu aperta un’altra casa ad Ars. L’anno seguente fu inaugurata a Berchem-Anversa la basilica che i cattolici belgi avevano dedicato al Sacro Cuore, subito affidata alle suore di madre Marie de Jesus. Nel 1878 erano morti i suoi genitori e nella proprietà materna di La Servianne, vicino a Marsiglia, era stato creato il noviziato dell’istituto. Ma proprio a La Servianne la fondatrice incontrò il suo destino.

Nel 1884 l’anarchico Louis Chave, che era stato assunto dalle ingenue suore di quella casa come giardiniere, assassinò la madre Marie de Jesus per puro odio anticlericale. Il corpo della fondatrice oggi riposa in Belgio.

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