Marito 007 per gelosia denunciato dal rivale

Le attenuanti, di solito, valgono per i reati grossi. Per l’omicidio o giù di lì. Insomma, trovare la moglie a letto con l’amante non giustifica un colpo di lupara, ma un buon avvocato può trasformare la circostanza in uno sconto di pena niente male. Ma furto aggravato e violazione di domicilio sono «perdonabili» a un marito geloso e per di più anche confortato (si fa per dire) dalle prove del tradimento? La risposta la conoscerà a breve Josè, un ecuadoriano di 35 anni che fino a ieri non riusciva a capire cosa significasse l’espressione napoletana «cornuto e mazziato».
Ora sarà un giudice a decidere se il peso delle pene d’amore è, per la giustizia italiana, una scusa valida per fare irruzione in casa del rivale e trasformarsi in uno 007 privato per cercare le prove del tradimento. Infatti la sua scelta di scoprire i segreti della moglie si è conclusa con l’arrivo della polizia. Tutto è accaduto quando Josè, trovando nella borsa della moglie, un’ecuadoriana il 32 anni, il mazzo di chiavi dell’appartamento di un genovese ventottenne, ha deciso di entrare in quella casa dove, ne era certo, si consumava abitualmente l’adulterio.

Nell’appartamento però ha trovato il rivale, cioè il padrone di casa, con il quale Josè ha avuto una furiosa colluttazione. Il marito tradito, all’arrivo della polizia, è stato denunciato per furto aggravato, violazione di domicilio e lesioni.

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