Martedì il consiglio In bilico i due dg

Slitta ai tempi supplementari la trattativa per definire l’assetto di governance di Unicredit del dopo Profumo. Il consiglio di amministrazione decisivo, inizialmente previsto per questa settimana, si riunirà solo nel pomeriggio di martedì, e sarà preceduto nella mattinata di lunedì dal comitato nomine. Alla base del ritardo la necessità per l’ad Federico Ghizzoni di proseguire il lavoro di lima sulla ripartizione delle deleghe tra gli altri ex delfini di Profumo: Roberto Nicastro, Sergio Ermotti e Paolo Fiorentino. La linea preferita da Ghizzoni resta quella di creare una doppia direzione generale affidandola a Nicastro (per retail e pmi) e Sergio Ermotti (per corporate e investment banking); Fiorentino diventerebbe invece direttore operativo.
La situazione però è quantomai fluida e qualche incertezza riguarderebbe in particolare ancora Ermotti, già dato in partenza nei giorni successivi all’addio di Profumo. Il pressing di alcune Fondazioni resta elevato, al punto da rendere possibile che torni a imporsi il disegno di una direzione unica. Questa era peraltro la soluzione inizialmente preferita dalla gran parte degli Enti che nei giorni scorsi hanno fatto trapelare alcuni dubbi sull’efficacia di una governance così complessa rimandando il giudizio alla prossima trimestrale. Senza contare che la precisa ripartizione delle deleghe è anche uno dei punti su cui ha puntato i piedi Banca d’Italia.

A breve è inoltre atteso il verdetto della Vigilanza e della Consob sulla mini-scalata con cui la Libia è diventata il primo azionista della banca: Tripoli rischia il congelamento dei diritti di voto oltre il 5 per cento.

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