Non è un caso se la chiamano l'isola dei fiori. La natura qui è rigogliosa e i fiori, coloratissimi e carnosi, crescono ovunque. Martinica, nel cuore dei Caraibi, è un piccolo angolo di Francia lontano dalla Francia. Un mix di charme francese e di carattere creolo, ben visibile nelle abitudini quotidiane. Come quella di portare la baguette sotto braccio tra le strade di Fort-de-France, la capitale culturale e politica dell'isola, tornata da poco a essere collegata, grazie a Air France, con l'aeroporto di Parigi-Charles de Gaulle, oltre a Orly, ideale per i voli dall'Italia e dal resto d'Europa (www. airfrance.it).
La stagione migliore per partire è da dicembre a maggio. Ma se le piogge frequenti non sono un problema, nel periodo estivo si trovano ottime offerte aeree. Al centro di Fort-de-France saltano all'occhio la cattedrale di Saint Louis dal gusto liberty e il Marché, il mercato coperto, dove acquistare spezie e stoffe dalle stampe tradizionali. Nella biblioteca Schoelcher sono custodite anche le opere dello scrittore e intellettuale Aimé Césaire, orgoglio nazionale e leader storico del Paese. Proprio davanti, si stende Rue de La Liberté, via pedonale con i locali e i caffè per la sera. Tra i più famosi, il café de l'Hotel L'Imperatrice, affacciato sulla strada. Al piano di sopra da provare l'ottimo ristorante di cucina creola con tocchi francesi (doppia b&b da 110 euro), www.limperatricehotel.fr). In Martinica tutto è a poca distanza ed è facile muoversi in macchina. A 10 chilometri dalla capitale, il Jardin de Balata è un vero paradiso di piante, fiori e colibrì. Divertenti, le passerelle in legno sospese tra i rami (www.jardindebalata.fr). Il sud dell'isola è caratterizzato da spiagge di sabbia bianca e palme, in perfetto stile caraibico. Prima tappa, Grande Anse du Diamant, di fronte alla nota Rocher du Diamant. Questo isolotto verdissimo è un piccolo gioiello naturale, visibile a distanza su questo tratto di costa. Lo si può ammirare anche dalla spiaggia del Resort Sainte-Luce, di Pierre & Vacances che offre appartamenti in stile da 3 a 6 persone, con cucina e attività per la famiglia (soggiorni da 482 euro ad abitazione, per una settimana, www.pierreetvacances.it.).
Nella punta più a sudovest, vicino al villaggio di Sainte Anne, Grande Anse des Salines è considerata la spiaggia più bella dell'isola, lunga più di 1 km e molto frequentata. A Pointe Marin il Club Med Les Boucaniers si affaccia su una baia verde smeraldo con vista sul Rocher du Diamant. Intima ed elegante la Spa by Payot (sette giorni all inclusive e volo da 1580 euro a persona, tasse escluse, www.clubmed.it). Dal lato atlantico la costa è frastagliata, ricca di correnti ed è caratterizzata da isolette sparse dove navigare con il catamarano. Il boutique hotel La Maison de l'Ilet Oscar, a pochi minuti di barca da Le François, sorge su una di queste isolette ed è circondato da un mare turchese (doppia b&b 150 euro), www.ilet-oscar.com). Nella bella casa coloniale ci sono 4 camere curate e un'amaca sospesa tra le palme. Una vera fuga dal mondo, a poca distanza dal Bagnoire de l'Imperatrice Josephine. Nata in Martinica, la moglie di Napoleone, secondo la leggenda, amava fare il bagno in queste acque basse, sorseggiando rum. Oggi si può fare lo stesso, assaggiando un tipico Ti' Punch (rum, lime e sciroppo di canna) immersi in questo tratto di mare. Il rum è quello «agricole» della Martinica, l'unico doc perchè non ricavato dalla melassa, ma 100% dalla canna da zucchero. Tra le distillerie più note, proprio a Le François c'è Habitation Clément, un vero museo a cielo aperto e un luogo d'arte (www.habitation-clement.fr). La Fondation Clément promuove infatti le mostre degli artisti locali e di tutta l'area dei Caraibi.
Altra tappa sulla Strada del Rum è il produttore Depaz, nella zona di St. Pierre, nel verdissimo nord dell'isola (www.depazrhum.com). Qui le spiagge sono di sabbia scura vulcanica e la vegetazione è fitta. Dentro la proprietà di Depaz, dal vecchio mulino, è stato ricavato un bel ristorante dove gustare pesce fresco. A pochi chilometri si trova la città di St.Pierre. Un tempo chiamata la piccola Parigi per la sua ricca vita culturale, nel 1902 fu rasa al suolo dall'eruzione del grande vulcano, la Montagne Pelée, che ancora domina l'area. Una visita a St.
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