Massa «Non sono il secondo di nessuno. La prossima volta vinco io»

Budapest «Non sono il pilota n.2 della Ferrari. Il giorno che dirò di essere il secondo pilota smetterò di correre». Felipe Massa ribadisce il proprio pensiero alla vigilia del weekend di gara della F1 a Budapest, sede del Gp di Ungheria. E a chi domanda cosa farebbe se dovesse ricrearsi anche domenica la stessa situazione di Hockenheim, il brasiliano risponde: «Vincerò». La Ferrari arriva alla gara ungherese forte della doppietta messa a segno la settimana scorsa in Germania ma anche con gli strascichi delle polemiche per il controverso sorpasso di Fernando Alonso al pilota brasiliano. Il team di Maranello è stato multato di 100mila dollari per violazione della regola che proibisce gli ordini di scuderia. Del caso si occuperà anche il Consiglio mondiale della Fia.
Massa non vuole che si ripeta una situazione come quella di domenica scorsa: «Ho parlato con tutti all’interno del team», spiega il brasiliano. «Come ho detto io non sono qui per correre, sono qui per vincere. E finché sarò nella condizione di farlo dovremo andare fino in fondo e lottare per la vittoria. Io sono un professionista - sottolinea Massa -. Io lavoro per il team e ognuno deve capire il mio punto di vista», dice. Il riferimento è al campionato vinto da Kimi Raikkonen e a quello in cui fu il brasiliano a lottare per la conquista del titolo, anche con l’aiuto del compagno di squadra finlandese, sfumato solo all’ultima gara in Brasile con la vittoria di Lewis Hamilton.
Felipe torna in pista a Budapest, dove un anno fa fu vittima di un terribile incidente che chiuse in anticipo la sua stagione. «Certamente questo è un posto molto speciale per me dopo quanto successo, ma ho anche molti altri ricordi legati a questa pista», dice il brasiliano. «Nel 2007 ho vissuto un pessimo fine settimana, qualificandomi male e partendo dalle retrovie. Nel 2008 ho invece fatto una delle migliori gare della mia carriera, prendendo la testa della corsa alla prima curva dopo essere partito terzo in griglia.

Stavo controllando la gara dalla prima posizione quando, a tre giri dalla bandiera a scacchi, il motore è esploso. Poi l’anno scorso il terribile incidente, la cosa più incredibile che sia accaduta nella mia vita», sottolinea il brasiliano.

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